Andrea Lade 6½ / 10 22/01/2007 01:17:22 » Rispondi Un uomo molto sfortunato,ma tenace ed intelligente, si trova a grattare il fondo di una vita poverissima con un figlio piccolo accanto e tanta voglia di riuscire a combinare qualcosa di buono nella vita. In una società meritocratica dove non esistono raccomandazioni e dove non si concede nulla,riuscirà ad esaudire il suo sogno con estrema fatica,impegnandosi duramente e offrendo energia ad una società pronta a premiare chi riuscirà a dimostrare di essere il miglior lavoratore. Una commedia nazional-popolare che tocca i buoni sentimenti del politically correct made in U.S.A.,che coinvolge le madri di famiglia, i padri non realizzati e i figli pieni di speranze,ma che non appassiona, non tocca il cuore,vorrebbe sfondare lo schermo,ma non ce la fa. Non è il finale prevedibile ad annoiare,ma le forzature continue ed ogni coincidenza diventa con il passare dei minuti una catena di eventi esagerati come una macchina da spostare nel momento sbagliato,una banconota da 5 dollari da prestare quando se ne ha assoluto bisogno,un ricovero per mendicanti che termina la disposizione proprio davanti al protagonista,commissioni faticose. Tutti eventi fortuiti tali da rendere scanzonata una storia che poteva essere descritta in modo più profondo e meno spettacolare,meno esteriore.Il linguaggio didascalico, plateale ha per me deviato un' interessante ricerca emotiva in una comediola da applauso, da scoop e da lacrimuccia finale. Will Smith è molto bravo ma per mostrare le sue reali doti è costretto ad esibirsi nel vecchio cubo magico e in un sentimentalismo paterno esemplare. Il film è realizzato comunque molto bene,il ritmo c'è e non ci si annoia in queste due ore,buonissima la fotografia,ma non aspettatevi che delle tiepide emozioni e risate agrodolci qua e là.