ziotom77 8 / 10 29/12/2006 12:50:42 » Rispondi Due grandi prestigiatori nell'Inghilterra di fine '800 che si fanno la guerra per legittimare il titolo di miglior mago e non solo... Eppure uno dei meriti di questo film scritto dai due Nolan, Chris e John, e diretto solo dal primo è catapultarti subito in questo mondo quasi fantastico con tutta la credibilità che merita. Anche perchè l'inizio della rivalità tra "Il grande Danton" (Hugh Jackman) e "Il professore" (Christian Bale) nasce da una tragedia: durante uno spettacolo in cui entrambi erano assistenti, la moglie del primo muore forse per colpa di una disattenzione dell'altro. Ecco quindi che, diventati illusionisti autonomi, entrano in una spirale di vendette e controvendette che hanno l'unico esito di distruggere entrambi. Non si può contare su nessun altro, a meno che non ci si sdoppi, si abbia un sosia, un gemello, o qualcosa del genere... In loro non c'è mai gioia in quel che fanno, che sia un regalo alla propria amata o il vedere il volto stupito degli spettatori dopo un'illusione, vogliono solo superarsi di volta in volta. Ecco quindi che "The prestige" finisce con l'essere un vero e proprio film drammatico. Spettacolare, con un finale da thriller, ma soprattutto un film che indaga la natura degli uomini e lo scontro tra scienza e natura. Un dilemma che appassionò la gente del tempo, a partire dall’era illuminista e che ricopre tutto il film, definendo di volta in volta le illusioni inventate dai protagonisti. Una grande film che si sorregge grazie anche agli attori principali e del resto del cast. E se da una parte si sorride pensando alla casualità che vede la bella Scarlett Johansson ritrovarsi ancora a lavorare sul palco di un mago e ancora con Hugh Jackman dopo "Scoop" di Woody Allen, dall'altra troviamo un Michale Caine sempre maestoso consigliere…
E poi la frase più significativa del film: "Non è la magia che conta, ma il trucco che c'è dietro di questa". La dice tutta… in effetti se ci pensate è vero, non conta la spettacolarità della magia ma appunto il trucco che c’è dietro…