Chiudi finestraSALON KITTY regia di Tinto Brass
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Giordano Biagio 
4 / 10 29/11/2006 10:43:17
» RispondiFilm un po' scontato. L'associazione nazismo-sesso-perversione ha reso molto all'industria cinematografica degli anni '70 e poco al gusto per il cinema visto come cultura e arte.
Tinto Brass realizza un film di buon mestiere ma usa il sesso per fare soldi i suoi film successivi saranno sempre più spinti eroticamente. Ma una volta arricchitosi perché non ha cercato di fare qualche film d'essai? Forse è schiavo di un'immagine propria ormai irreversibile e dogmatica...
frine 03/12/2006 18:14:25 » RispondiMah, quattro mi sembra veramente un voto troppo severo. Il film è indubbiamente superficiale nell'analisi storico-politica, ma è travolgente nella sua visualità sensuale e barocca, e Ingrid Thulin è magnifica.
Giordano Biagio 04/12/2006 11:47:59 » RispondiMa allora perché se ha qualche qualità Tinto Bras non fa film anche di impegno e lascia perdere la pornografia? Salon Kitty è un film solo commerciale.
frine 04/12/2006 23:32:10 » RispondiMa dai, pornografia...Tintoretto ha un talento innato per un erotismo spudoratamente fine a se stesso, divertito, impertinente e perfino, diciamo la verità, intelligente:-)
La sua 'cifra' è quella. Chiedergli un serio impegno è pretendere troppo. D'altra parte, quando non accampa eccessive pretese e sfodera la sua ironia di grasso Stregatto padano, spesso Tinto coglie nel segno (vedi i film ambientati nel dopoguerra italico).
Magari "Salon Kitty" è un film troppo ambizioso, ma francamente lo preferisco ai compiacimenti nazistico-sadomaso della Cavani:-(
Giordano Biagio 13/01/2007 00:01:40 » RispondiNon capisco perché in Francia i film erotici sono raffinati e con storie non volgari mentre in Italia bisogna avvicinarsi il più possibile ai film porno...d'altra parte un pubblico come quello italiano che ha fatto fare ai film di Franco e Ciccio il record assoluto di incassi nella storia del cinema italiano non c'è da aspettarsi granchè.
D'accordo che i film di Brass non sono proprio pornografici ma ultimamente le storie sono di una stupidità unica con messaggi chiaramente commerciali.
