Giordano Biagio 7 / 10 27/09/2006 10:25:35 » Rispondi Dal mio modestissimo punto di vista mi sembra un film tutto sommato apprezzabile, sia per la cura delle inquadrature, interne che esterne, nonché per alcune scene d'azione sopra le righe come l'attacco dei samurai all'esercito novello del nuovo giappone che da un punto di vista figurativo (i samurai con elmi da brivido sbucano da ogni parte tra foschie colorate) e di tecniche di ripresa - montaggio è notevole. Non male anche l'atmosfera culturale creata dai dialoghi di Katsumoto con Algren: l'idea e il culto della morte, completamente diversi da quelli occidentali trasportano lo spettatore in un altro mondo dove anche le gioie e i dolori si mescolano irrimediabilmente in un nuovo impasto di pensieri artistici e filosofici... Non ha funzionato l'insieme inteso come opera letteraria, film troppo lungo per ciò che aveva da mostrare, prevedibile e macchiato di ibridità (con scene d'azione cruente mescolate a pensieri filosofici di grande rilievo, inquadrature naturalistiche- poetiche molto prolungate, bellezze di pensieri artistici da clima di contemplazione buddista,). Cultura di costume giapponese troppo intrisa di codici visivi e pensieri occidentali. Insomma un film che nel cercare di accontentare tutti tradisce quello che era il suo intento più nobile: donarci divertendoci una fetta storica importante della cultura giapponese di fine ottocenro nel suo significato più pregnante... Queste sono solo alcune note veloci e fresche di film appena visto, poi è chiaro che questa opera va seriamente approfondita con uno studio a più largo raggio...che può portare a rivedere qualcosa di quello che ho scritto.