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28 GIORNI DOPO regia di Danny Boyle

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Invia una mail all'autore del commento Max     7 / 10  19/06/2003 02:22:24 » Rispondi
Dopo un inizio piuttosto originale,dove abilmente il regista non fatto sentire la mancanza dei "28 giorni prima", il film perde identità, andando a ricercarla in altri film come la scena del supermercato in "la notte dei morti viventi" di Romero, ed in altri film come "demoni" di Dario Argento. Un secondo tempo in cui il film svolta continuamente verso vicoli ciechi e dove nonostante l'originalità del regista riesce a portar fuori la sua creatura, l'americanata (in forma piuttosto soft) salta fuori (vedi il finale). Con la grossa perdita di identità, di luoghi e di personaggi di spessore, dal secondo tempo in poi, si avverte fortemente della mancanza dei 28 giorni prima e quindi non si riesce a dare più una premessa al film.
Soggettivamente avrei dato più spazio allo spirito documentario-descrittivo iniziale giocando un po' su flash riguardanti la contaminazione e l'evacuzione.
Nota positiva : gli attacchi degli infetti degli di Lamberto Bava.