Delfina 9½ / 10 31/01/2006 00:00:53 » Rispondi Bello. Dimenticavi il classico Woody Allen: questo film è tutt'altra cosa, una sorta di "Mystic River " del regista newyorkese, un dramma sul bene e sul male. Muovendosi sul filo tracciato da Dostoevskij, che tratta il tema della responsabilità individuale e della scelta, del male gratuito e della sofferenza dell'innocente, Allen svolge un noir degli anni 2000, dell'epoca della "guerra infinita" e del capitalismo trionfante.
Grande suspence, sottile, un filo angoscioso ne pervade tutta l'atmosfera. Verità e finzione, desiderio e denaro, ambizione sociale: questo è il tema del film, l'ironia graffiante o garbata di Allen cede il passo per mettere sulla scena la potenza, individuale e sociale, della lotta per il potere e il denaro.
Un chiaro richiamo al noir anni '50, ma con la magistrale capacità di esprimere il malessere, tutto contemporaneo, della lotta per il salto di classe. Il ritratto di un arrampicatore contemporaneo, che lotta per entrare nella ristrettessima élite mondializzata inglese, all'epoca della circolazione mondiale dei capitali e dei "danni collatterali", che, come dice il protagonista, colpiscono gli innocenti perché sono le vittime "di un piano più grande".
Un crimine è il segreto nascosto che da sempre si nasconde dietro alle grandi fortune delle grandi famiglie. Ed entrare a farvi parte non è facile. Il prezzo da pagare è salato, molto salato. Ma ne vale la pena, per qualcuno. Per altri no.
andreapau 31/01/2006 11:04:16 » Rispondi ma ti riesce almeno una volta di vedere un film senza la mediazione del Manifesto?
Se Allen parla di ricchi, di ceti privilegiati e di poveri iralndesi, come vuoi parlarne?
andreapau 31/01/2006 14:24:13 » Rispondi e poi,malessere contemporaneo????ma contemporaneo di che cosa??della storia dell'uomo dall'età della pietra in poi???
Delfina 31/01/2006 14:39:49 » Rispondi I miei commenti? Quali commenti miei hai letto? Mi stai tra i piedi solo perchè ci siamo "incontrati" su "l'enfant"... tu non sai assolutamente niente dei miei commenti e spari sentenze... sei proprio fastidioso.. ma che vuoi? !
Comunque, te lo spiego: siccome il tema dell'ascesa sociale e dei ceti sociali è stato affrontato dalla letteratura dell'Ottocento a partire da Dostoevskij (ma te ne sei almeno accorto che compariva, il LIBRO, in ben due inquadrature del film?!) passando per Balzac, Dickens ecc., la lettura che ne dà oggi Woody Allen è "contemporanea" perchè affronta lo stesso tema con un ottica contemporanea, tanto che il personaggio sembra quasi esprimere il malessere della coscienza contemporanea rispetto ai "danni collaterali" (letterale nel film) che colpiscono, uccidono gli innocenti. Insomma, ha una coscienza molto chiara delle sue azioni. Ma la sua modernità , la sua contemporaneità sta proprio nell'esprimere la coscienza del male, accettato e compiuto in nome di un "piano più grande" delle vittime.
andreapau 31/01/2006 14:58:22 » Rispondi innanzitutto ne ho letto diversi di tuoi commenti.seconda cosa,dire che ti sto tra i piedi ti qualifica come persona poco tollerante.terzo,a me NON LO SPIEGHI,perchè non sei alla lezione di letteratura del centro sociale!la contemporaneità,credo che stia soltanto nel fatto che il protagonista si muove in macchina piuttosto che sul dorso di un dinosauro.da sempre,gli innocenti sono uccisi dai danni collterali,e nella storia è sempre esistito un piano piu' grande delle vittime..o forse mi volevi spiegare che è una metafora dell guerra in iraq?
Delfina 31/01/2006 17:54:48 » Rispondi Sei tu che fai domande, quindi te lo spiego. E sei sempre tu che, per primo, hai cominciato a usare toni incivili e poco tolleranti con me (tipo "chi c.azzo credi di essere). Ergo, i TUOI saranno toni da centro sociale, o da osteria o da curva di stadio, se preferisci.
Applica tu per primo su te stesso quello che rimproveri agli altri.
andreapau 01/02/2006 09:13:31 » Rispondi nessuno è piu'incivile di chi guarda dall'alto verso il basso.detto questo,non hai ancora smontato la mia tesi secondo la quale hai i paraocchi.e ce li hai,eccome!!
Delfina 31/01/2006 18:00:38 » Rispondi Che sia una metafora della guerra, mi pare pacifico. O a te risulta che, oggi, si parla di "danni collaterali" a proposito d'altro (se sì, cosa?)
andreapau 31/01/2006 14:22:54 » Rispondi il problema è che allen parla ANCHE di ricchi,di ceti privilegiati,e di poveri irlandesi(*******,quanti luoghi comuni),ma NON SOLTANTO.il mio riferimento alla mediazione del Manifesto(e credimi,da persona che vota a sinistra mi sembra assurdo fare degli appunti di questo genere),la dice lunga sulla direzione univoca che i tuoi commenti regolarmente prendono:quella che piu' accontenta il tuo ego.non ti suggerisce niente il lungo incipit con la pallina da tennis che puo' andare in una direzione,oppure in un altra?e la casualità,vera e sottile protagonista,di questa pellicola,non ti suggerisce un messaggio alternativo alla lotta di classe?d'accordo,l'ambizione del protagonista è un fattore determinante e propulsivo,ma non è la chiave del film
PAOLUCCIA 01/02/2006 14:02:02 » Rispondi nel protagonista non ritrovo affatto la figura del classico arrampicatore sociale.. diciamo che Chris,tende piu' che altro a voler difendere e mantenere la posizione che la fortuna e non l'ambizione,gli ha permesso di ottenere.
andreapau 01/02/2006 15:00:19 » Rispondi hai piu' che ragione cara paoluccia.ma è inutile stare a discutere con chi è privo di un minimo di elasticità mentale come delfina.credo che troverebbe un significato politico anche nella sirenetta di dysney
Delfina 03/02/2006 13:39:55 » Rispondi Grazie, sei sempre un vero gentleman, pieno di acume, inoltre... (non avevi nemmeno capito il finale di Caché... signor pau!)
Delfina 03/02/2006 13:38:26 » Rispondi No, non sono d'accordo. Lo dice anche lui di "voler fare qualcosa della sua vita": e poi perché sta con la morettina lamentosa, sennò? La moglie noiosa e ricca, l'amante sexy.. e chi lo intralcia (l'amante) viene fatto fuori! scusa, ma questo qui è un arrampicatore al quadrato, è un genio del male (ma la hai vista la copertina con Dostoevskij, o no?) .....
andreapau 05/02/2006 11:28:35 » Rispondi ....e dopo gli eminenti pareri dei colleghi paoluccia e stefano,credo che tu possa mestamente tornare a fabbricare bottiglie molotov...ciao ciao cara.....
PAOLUCCIA 03/02/2006 19:36:36 » Rispondi Gli arrampicatori sociali sono coloro che con le unghia e con i denti vogliono fare strada. Lui non parte con nessuno scopo,nei primi momenti vuole anche bene alla moglie.. saranno poi le pressioni e le responsabilita' a fargli decidere di fare "pulizia".
stefano76 04/02/2006 12:12:31 » Rispondi Direi che hai colto perfettamente nel segno. E' proprio questa la tragicità del personaggio, infatti il personaggio di lui è una delle cose che ho trovato più interessanti nel film.
Delfina 06/02/2006 15:22:44 » Rispondi Ma no,ma quali "pressioni"? Come fai a dire così di uno che premedita un duplice omicidio nei minimi dettagli... e lo mette in atto in modo magistrale, senza esitazioni né pentimenti... è un arrampicatore all'inzio, e un assassino alla fine!
Secondo me, semplicemente non sapeva nemmeno lui fin dove poteva arrivare (ben più che con le unghie e coi denti, con un fucile !) e lo scopre pian piano, mettendo in atto il suo diabolico piano. L'unica cosa di cui ha timore, è la sfortuna. Ma gli va bene.
Un altro commentatore, più sopra, Andre85, ha scritto "bastardo"... ecco, non sono l'unica ad aver notato la potenza negativa del personaggio. Ed è proprio questo che vuole esprimere Allen, riuscendoci benissimo, infatti (almeno secono coloro ai queli è piaciuto il film).
PAOLUCCIA 06/02/2006 20:57:10 » Rispondi Le pressioni da parte della famiglia,da parte del suocero "potente", gli impegni da mantenere,i vincoli da cui non puo' liberarsi,ecc. ecc. bastano a costringerlo a compiere l'atto.
per il resto ha gia' detto tutto stefano.
andreapau 07/02/2006 09:11:21 » Rispondi delfina,ancora ci provi?io non sono certamente un gentleman,ma che mi dici di paoluccia,stefano e andrea 85?la pensano esattamente come questo cafone!!...forse forse non hai capito un c.azzo del film?rassegnati e lascia perdere.è appurato che l'unica hiave che conosci per guardare un film è quella politica..naturalmente quella che piace a te.hai capito adesso quando dico"non lamentiamoci se ci dicono che siamo noiosi"??
stefano76 06/02/2006 17:29:55 » Rispondi Andre85 con il suo bastardo si riferiva a Woody Allen..
Comunque: ma che stai a di??? Non mi pare proprio che Chris abbia messo in atto il suo diabolico piano con la calma e la freddezza di un assassino. L'unica cosa di cui ha timore è la sfortuna? No no. L'unica cosa che lo SALVA è la fortuna. Mi sa che non hai capito molto del finale: Chris ha avuto un C.ULO della m.adonna. Ha commesso una miriade di sbagli, eppure si salva.
Tutti siamo potenziali assassini, è stato scientificamente stabilito che l'uomo ha il gene dell'omicidio nel DNA.
Andre85 06/02/2006 21:40:51 » Rispondi ps. che bello scarlett ce la godremo pure nel nuovo film di de palma!!!!
stefano76 07/02/2006 00:02:19 » Rispondi Siii...Non vedo l'ora che esca...Mi sembra che sia in fase di montaggio. ;-)
Delfina 08/02/2006 11:45:03 » Rispondi Scusa, ma non vedo la contraddizione: amare la fortuna, temere la sfortuna significa volgarmente, come dici tu, AVERE ****:
Detto questo però, non va dimenticato che il **** in questione è quello di un assassino che uccide l'amante, il figlio concepito nella pancia di lei, e la vicina di casa.
Un po' troppo per parlare solo di "****", no? Certo, loro non si sono sparati da soli... e di sicuro i tre personaggi uccisi ne hanno avuto poco, di "****".
Comunque, liberissimi di non dare importanza all'omicidio. Ognuno ha la sua griglia di valutazione. Bye bye.
andreapau 08/02/2006 16:15:09 » Rispondi te lo dobbiamo scrivere in maiuscolo che non hai capito una mazza?
stefano76 09/02/2006 12:25:12 » Rispondi Non dare importanza all'omicidio? Oltre a non capire il film tu non capisci nemmeno quando le persone ti parlano. E a questo punto la cosa si fa seria...
PAOLUCCIA 08/02/2006 15:51:54 » Rispondi Cioe',dovremmo piangere per la morte di queste persone? Guarda che per noi chris e' CATTIVO..
PAOLUCCIA 03/02/2006 19:31:39 » Rispondi Nella situazione ci si trova assolutamente per caso. Non e' un uomo che ambisce al potere,inizialmente e' solo un modesto allenatore di tennis. Non mira a nessuna scalata,nei primi momenti infatti non sembra nemmeno d'accordo col fatto che la moglie lo raccomandi al suocero. Ti ripeto che una volta che vede la sua vita cambiata,senza che lui abbia nessun merito di prevaricazione,vuole solo conservare le condizioni che gli tengono il culetto al caldo,tutto qua.