andreapau 5 / 10 06/06/2005 11:17:34 » Rispondi ho amato tutti indistintamente i film di salvatores,e non posso che coglierne l'involuzione,nemmeno graduale.questo mi fà ben sperare,nel senso che si puo' ipotizzare un incidente di perorso.nonostante la dirompenza degli argomenti trattati,rimane un film debole.debole nelle motivazioni e debole nella realizzazione,poco convinto.lo definirei una specie di giallo all'italiana,con tanto di penose gag tra colleghi poliziotti,degne delle ultime prove i dario argento.l'intreccio non si svela subito(o forse sono troppo tonto io),ma è l'unico pregio del film,affossato anche dalla poco credibile prova degli attori,veramente poco motivati.la magia di salvatores,cioè creare una sinergia creativa,stavolta non riesce.ma la pecca principale è a mio avviso,l'implosione dei motivi per.alla fine,rimane un film sconclusionato,senza anima,disseminato di indizi nostalgici fino all'autoreferenziale...il problema è che non ci credeva nessuno.forse nemmeno salvatores
kowalsky 07/06/2005 01:37:50 » Rispondi Non sono d'accordo con te sull'Involuzione: Io non ho paura, per es., è forse il suo miglior film. Per fortuna poi reprime un po' del suo antico reducismo ehm da villeggiante dei centri sociali. I personaggi sono un po' sopra le righe e la sceneggiatura - concordo - è debole, tuttavia a mio avviso il film andrebbe visto sotto altri aspetti: per es. il potere mediatico (tutto è ormai lasciato all'immagine, il potere della televisione e dei media prevalgono anche sull'insabbiamento del passato) scardina i fantasmi e aiuta a rivivere coloro che sono come dire sopravvissuti. Senza contare la suggestiva dualità psicologica tra Giorgia e la sorella, a morire è chi ha vissuto troppo e non chi ha condotto una vita quasi sempre ai margini dei propri desideri ciao
priss 07/06/2005 14:17:00 » Rispondi perfettamente d'accordo con kow
andreapau 07/06/2005 18:59:12 » Rispondi ...e infatti amico kowalsky,ho parlato di involuzione netta e drastica,che spero sia soltanto un incidente.anche per me,io non ho paura è il suo miglior film,una vera prova di regista,senza gli amichetti delle medie e i compagni di spinello che lo accompagnano da 25 anni.ecco,quo vadis è un ritorno al passato con troppi capelli bianchi per essere credibili.una caccia al tesoro di reliquie anni 70 con tanto di rivalutazione di pugni chiusi(all'epoca,sicuramente odiata)...ci manca soltanto piccola katy,e siamo a posto.non lo perdono,posso accettarlo da aldoggiovannieggiacomo,ma non da lui.quanto poi al potere dei media,non ci ho trovato niente di simile nel film e scusa se te lo dico,ma la spiegazione psicoanalitica non mi convince.scusami tanto,ma io sono concreto,e la vita è respiro,alzarsi,arrabbiarsi,soffrire,occupare spazio(comunque e qualunque sia lo spazio,la vita ha un significato suo che non possiamo esaminare e dire se essa è meritevole o meno di essere vissuta)...
kowalsky 07/06/2005 21:01:53 » Rispondi Sì sì intuisco la tua concretezza e delusione... ma questo forse ti costringe a rifiutare l'analisi (magari scontata ma sincera,e a dirla tutta neanche forzata) di Salvatores sulla (purtroppo amara) constatazione della realtà di oggi. Non so che ne pensi tu, ma il cerca-persone à la Chi l'ha visto? secondo me è antidemocratico e anticostituzionale, soprattutto se lo spettatore prova questa morbosa curiosità - a me dà soprattutto angoscia - per tutto quello che riguarda la vita degli altri, che come tale dovrebbe essere protetta Non c'entra col film? Io direi di sì
kowalsky 07/06/2005 21:05:45 » Rispondi Poi io intendevo dire anche un po' criticamente che alla fine l'esperienza è sempre la vittima e l'oscurità la guida... ma capisco che sarebbe un tema troppo complesso da affrontare (in fondo c'è oscurità anche nell'esperienza etc etc)