Michele 10 / 10 09/04/2003 16:05:08 » Rispondi "Harry Potter e la Camera dei Segreti" non è molto dissimile, nella struttura, dal precedente episodio basato sulla ricerca della Pietra Filosofale. Harry è in rotta di collisione con lo zio e ne combina di tutti i colori, in seguito riesce a raggiungere la scuola di Hagworth dove si ritrova a combattere con un mistero insidioso fino a fare tornare tutto in ordine tra il compiacimento e i premi dei professori.
La grossa differenza tra i due episodi sta in due campi differenti. Innanzitutto nel lato "magico" del film. Mentre infatti in "Harry Potter e la Pietra Filosofale", uscito lo scorso Natale, si puntava molto sulla magia, qui tutto è molto più "real/live action". Il nostro eroe non usa tante formule magiche, tanto che alla fine l'arma che si rivelerà risolutrice sarà non la sua bacchetta magica, ma una semplice spada. Inoltre viene lasciato molto meno spazio alla scuola e all'arte di apprendere trucchi e incantesimi.
L'altro aspetto che contraddistingue il film dal precedente è il suo "lato dark", riconosciuto già da molti critici. E questo aspetto rende forse poco adatta la visione della pellicola ad un pubblico di bambini molto piccoli (i genitori facciano attenzione, perchè è molto probabile che alcune scene possano spaventarli). Di questa svolta verso l'oscuro, comunque, non posso parlare male, dato che, tutto sommato, personalmente l'ho trovata un arricchimento.
Per il resto, questo secondo episodio conferma la bravura degli interpreti del primo: Daniel Radcliffe (un Harry Potter che sembra crescere molto velocemente, nonostante gli sforzi della produzione) si conferma molto adatto alla parte, come anche l'odiosetta Emma Watson (Hermione), il cattivissimo Draco e il simpaticissimo Ron. Sempre di rilievo anche le performance del compianto Richard Harris e di Maggie Smith, due grossi rappresentanti della vecchia scuola inglese di recitazione. Ai personaggi già presenti nel primo episodio, poi, si aggiungono un ironico Kenneth Branagh e un cattivissimo Jason Isaacs che arricchiscono molto la pellicola che le loro azzeccate caratterizzazioni.
Molto ben realizzati gli effetti speciali, che, complici le riprese in terra bretone, costruiscono sapientemente la realtà del mondo di Harry Potter e si confermano come uno dei pilastri portanti anche per questo film, garantendo un alto livello di spettacolarità per ogni scena.
Per concludere, ho trovato questo secondo episodio della saga leggermente migliore del primo: non c'è più la necessità di presentare i personaggi o di introdurre situazioni (come il gioco del Quidditch), si parte subito diretti con la vicenda, i risvolti della storia sono molto più misteriosi (ma anche, a volte, disgustosi e spaventosi) e, complessivamente, il film si rivela più maturo e intrigante dell'episodio precedente. Anche se, comunque, la pesantezza di due ore e quaranta minuti di film non ha eliminato alcuni momenti di stanca che caratterizzavano il primo episodio. Per l'anno prossimo, Chris Columbus lascerà le redini nelle mani di Alfonso Cuaron. Vedremo se il regista riuscirà a mantenere lo stesso livello, e magari ad eliminare alcuni piccoli appesantimenti come quelli di cui parlavo, che comunque non impediscono di poter definire anche "Harry Potter e la Camera dei Segreti" un gran bel film.
Fra 11/05/2003 17:14:50 » Rispondi Ma quanto tempo ci hai messo per scriverlo? chi ha visto il film o meglio, letto il libro, la trama la sa già..... PS: la scuola si chiama HOGWARTS PPS:tutto questo non voleva assolutamente essere un'offesa...hai fatto un ottimo lavoro! Baci Bacioni!