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MOULIN ROUGE regia di Baz Luhrmann

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Invia una mail all'autore del commento Licia     8 / 10  05/07/2002 22:01:47 » Rispondi
Si commenta con una parola: eccessivo, e non vuole essere una critica. Tutto è palesemente "troppo": "troppi" i colori, "troppe" le scenografie, "troppo" il sentimento. Ma è proprio questo troppo che cattura e affascina, proiettando lo spettatore in una girandola assurda e rutilante. Il regista gioca con gli stereotipi, prendenodli uno a uno ed esibendoli con spavalderia, ma al tempo stesso stravolgendoli. Tutto è così dannatamente e meleddetamente finto, a partire dalla Tour Eiffel troneggiante e dalla Parigi da cartolina, da far sorridere lo spettatore, che si sente così scaltro e smaliziato. Figurarsi se mi faccio irretire con trucchetti del genere, si dice chi guarda. E invece lo spettatore alla fine ci casca, e tutto quel che è smaccatamente finto diventa reale, e sull'allegria inziale cala il peso della tragedia e dell'ineluttabilità. È un'opera lirica moderna, imbottita di canzoni più o meno note e che si fa beffe con tracotanza tanto della verosimiglianza che della storia. A quanto pare per un film come questo non ci sono mezze misure: o lo si ama o lo si considera un'immane scempiaggine. Difficile dire chi abbia ragione: a me è molto piaciuto, e soprattutto una scena mi si è stampata in mente: il tango di Roxanne. Mi sembra in assoluto una sequeza fantastica per il modo straorinario di montare insieme mille frammenti per ricomporli in una straordinaria unità.