paul 7 / 10 23/01/2005 17:36:41 » Rispondi Un voto più che altro legato all'affetto ed alla gioia di rivedere, dopo ben 26 anni, Bruno Fioretti detto Mandrake (Proietti) ed Armando Pellicci detto er Pomata (Montesano). Giusta e commovente l'idea di lasciare la sigla originale e buoni i personaggi di contorno (su tutti Buccirosso). Va bene anche aggiornare il tutto al nuovo secolo, anzi millenio, con internet e telefonini. Però la storia regge poco e non c'è una scena memorabile degna di nota, se non proprio quella iniziale (con Proietti vestito da Gladiatore romano e Buccirosso da vigile che solano due turisti veneziani). Ad ogni modo va bene così, tutti aspettavamo un proseguimento di "Febbre da cavallo", con la sigla originale e Mandrake e Pomata di nuovo insieme. Anzi, se questo Febbre da cavallo 2 fosse stato bellissimo, ma senza Montesano (come era l'idea originale) la delusione sarebbe stata troppa. Io avrei inserito anche la Spaak e, magari avrei fatto fare un cameo anche ad Otello Rinaldi (Manzotin) e Francesco de Rosa (Felicino).
Un punto però sorprende: sono passati 26 anni dal 1976 ed i due personaggi non sono cambiati. Anche questa una nota positiva: infatti si ha sì la sensazione del tempo trascorso, ma non si tratta di due pensionati, ma di due eterni ragazzi: ed in un periodo come questo, una pellicola così di svago, non fa che bene.