DankoCardi 8 / 10 14/12/2025 16:21:42 » Rispondi Non poteva esserci esordio registico più incisivo per Paul Schrader che subito si impegna nel sociale offrendoci, inizialmente, uno spaccato della classe operaia americana dal punto di vista di tre amici: i salari bassi, il mobbing sul posto di lavoro, i rapporti non facili con il sindacato, i problemi in famiglia, i maledetti soldi che non bastano mai ed alla fine i nervi che cedono (vedi l'emblematica scena dell'operaio che distrugge la macchina distributrice di bevande). L'introspezione psicologica dei protagonisti che rappresentano un pò tutti, è perfettamente delineata. Si può combattere il sistema? Poi la sceneggiatura, puntando apertamente il dito contro i sindacati, entra in uno schema narrativo più complesso e serio sfiorando quasi il political-thriller, arrivando a far leva sugli ancestrali rapporti tra bianchi e neri che portano ad un tanto lapidario quando claustrofobico (dal punto di vista psicologico) finale. Inquietante come si può arrivare a mettere uomo contro uomo, amico contro amico, fratello contro fratello. Ottimo il trio di protagonisti Harvey Keitel, Yaphet Kotto ed il comico Richard Pryor perfettamente a suo agio in un ruolo drammatico.