Goldust 7 / 10 09/12/2025 17:25:49 » Rispondi Potente melodramma a tinte sociali, fortemente critico verso un certo fanatismo religioso che allora come oggi raccoglieva proseliti. Elmer Gentry, piazzista istrionico dalla parlantina scattante, ne è l'alfiere ed ha la faccia e la prestanza fisica di un Lancaster ispiratissimo: raramente, se non mai, mi è capitato di capire se una performance attoriale è da Oscar fin dalla prima scena. Qui non ci si può proprio sbagliare e lo pseudo sermone iniziale nella taverna è un pezzo di bravura da mandare a memoria. Se devo trovare un difetto, venti minuti in meno avrebbero giovato