CyberWYX 8 / 10 18/09/2025 23:38:16 » Rispondi Un film tecnicamente impressionante. Colpisce subito la scelta del bianco e nero che fortunatamente non è un un semplice estetismo d'autore ma è funzionale alla resa grafica delle scene: le inquadrature dei quartieri fitti e decadenti di un Hong Kong ai margini della società acquistano ancora più profondità grazie ai neri densi e agli scorci scuri, restituendo quella sensazione di claustrofobia urbana che caratterizza la città (o almeno la caratterizza storicamente, se si pensa al quartiere di Kowloon, demolito nel '94, esempio vissuto di questa realtà immorale e spietata dipinta nel film).
Montaggio e regia sono efficaci, colpiscono quando serve: basti pensare alla straordinaria sequenza dell'auto (cito senza fare spoiler), chiara e fluida nonostante la simultaneità delle azioni. Anche le inquadrature dall'alto non sono solo funzionali nello spiegare gli eventi allo spettatore ma rafforzano la percezione di pressione e oppressione che grava tanto sulla città quanto sui personaggi.
La storia coinvolge perché, pur narrando vite al margine e segnate dal dolore, riesce a restituire una forte umanità: i personaggi si odiano, si sostengono, si proteggono, cercano di vivere e sopravvivere in ogni situazione. Alcune soluzioni narrative possono sembrare esagerate, quasi da anime emotivo, specie nei momenti in cui una sorta di "mano del destino" protegge i protagonisti: un elemento che alza un po' l'asticella limite della sospensione dell'incredulità accettabile, ma che allo stesso tempo rafforza il senso di resistenza e la volontà di non arrendersi.
Un bel film, con regia e montaggio di alto livello, che conferma un autore da seguire, capace di unire tecnica e intensità emotiva.