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IL MAGO DEL CREMLINO regia di Olivier Assayas

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The Gaunt     7½ / 10  16/09/2025 15:29:25 » Rispondi
Il mago del Cremlino racconta lo spaccato della Russia post sovietica e la ricostruzione di una sua identità con l'ascesa di vladimir Putin. La Russia non è mai stata storicamente avvezza alla democrazia. Secoli di impero zarista, soppiantata da un successivo impero che si fondava sull'apparato del partito comunista. Un esperimento di democrazia fu portato avanti con l'avvento al potere di Boris Eltsin, ma i risultati sono stati alquanto scadenti, specialmente con la svendita del patrimonio statale nelle mani dei cosiddetti oligarchi. Attraverso la figura fittizia di Vadim Baranov (mutuata da quella vera di Vladimir Suskov) un ritratto di una potente eminenza grigia, se non la principale dietro l'ascesa dell'era Putin. Ragazzo molto intelligente, capace di leggere gli umori e le tendenze del popolo, costruisce l'architrave del potere attuale in Russia. Collabora egli stesso con un oligarca per fare da ponte con Putin, compiendo il graduale passaggio successivo verso Putin stesso. Un affresco del dietro le quinte di una nazione rielaborata ai fini di una visione mondo non basata esclusivamente sul denaro, ma come sottolineato da Baranov, "dalla vicinanza del potere", con la defenestrazione degli oligarchi esterni e sostituiti da quelli interni creati dalla cerchia di amici di Putin. Ho apprezzato questo film di Assayas, abbastanza vicino come incedere e ritmo alla sua miniserie Carlos. Bravissimo Dano nella sua imperturbabile espressione da eminenza grigia, novello Rasputin del potere russo ed eccellente anche Law nei panni di Putin che va ben oltre la semplice mimetica.