The Gaunt 7½ / 10 10/09/2025 21:37:40 » Rispondi Paul non è un uomo dai desideri velleitari. Ama la scrittura al punto di mollare gli ottimi ingaggi da fotografo professionista ed inseguire la sua vera passione. Ha un talento riconosciuto dai suoi stessi editori, ma dopo il terzo libro non riesce a sfondare con il pubblico e con i diritti d'autore dei precedenti libri non arriva a fine mese. Ecco quindi che per proseguire questa sua passione, il matrimonio si sfalda con i familiari che si trasferiscono in Canada, i genitori che non approvano la sua radicale scelta e si riduce a fare il tuttofare come giardiniere, muratore o autismi per pochi euro al giorno, alla mercé di un app dall'algoritmo indifferente che scatena una guerra fra poveri, fatta di lavori sottopagati e bersaglio delle relative recensioni. Un viaggio nel precariato dove lo stile letterario del film della Donzelli usa il romanzo autobiografico di Franck Courtés in un mondo cupo dalle prospettive nemmeno sufficienti a sopravvivere. Tutto si può dire, ma perlomeno il romanzo stesso è stato scritto da chi il precariato lo ha subito sulla sua pelle e non per interposta persona. Bel film, purtroppo attuale.