The Gaunt 7 / 10 24/08/2025 10:57:36 » Rispondi Il film che non mi aspettavo o almeno per quasi la sua metà si immetteva sui binari di 28 giorni dopo, non apportando alcuna grande novità alla storia. I sopravvissuti dopo 28 anni di isolamento nazionale (un riferimento alla Brexit?) sono composti da piccole comunità autarchiche che provvedono al loro sostentamento. E' la seconda parte che mi ha piacevolmente stupito perché nel momento stesso che il ragazzino diventa protagonista la storia acquisisce solidità. In parole povere un coming of age con gli zombie (anche la mutazione dello zombi alfa è una buona intuizione). Non è solo l'allargamento del proprio orizzonte, fino a quel momento confinato nell'isola, ma anche nuove consapevolezze come il concetto della morte di un proprio caro, molto ben gestito e senza bisogno di azione. Segno della maturità non tanto di Boyle, quanto della scrittura di Garland. Certamente la coda finale stona con il lirismo del film perché mi è sembrato fuori contesto, ma in un certo senso è l'introduzione di un nuovo capitolo di una ipotetica trilogia.