antoeboli 7 / 10 07/08/2025 11:24:15 » Rispondi Uno dei pochi casi in cui i Vanzina invadono il cinema con un film distante anni luce dal loro genere, cioè il thriller. Prendendo molto gli spunti dal cinema di De Palma, ma anche tanto da quello di Dario Argento delle prime armi, riescono a mettere su un prodotto che ben si amalgama col contesto della moda milanese. In un periodo in cui Milano era conosciuta come la città delle sfilate, degli eccessi e del lusso, riesconoa ricamarci sopra una storia che tiene piuttosto alta la tensione senza però inventarsi nulla di concretamente originale. Ottime le figure della Simonsen nelle vesti dell'avvenente modella e amica del protagonista, e un gigantesco come sempre Donald Pleacence (che nello stesso anno lavorò anche a Phenomena). Se proprio bisogna trovare un difetto, anzi due: il protagonista poco espressivo, e delle musiche di Donaggio che poco si sposano con quel contesto. La regia di C.Vanzina sicuramente pregevole, ma ben lontana dai maestri del periodo italiano come un Argento o un Bava.