Mauro@Lanari 6 / 10 30/07/2025 01:43:50 » Rispondi Bocciato dalla critica (media 2,33/5), apprezzato dal pubblico a cui mi sento di dar ragione. Idioma da Ficarra e Picone, trama da Zalone e Pif, movenze da Baglio, eppure mi pare che l'originalità del film non si misuri in questo ma nel "sorprendente ritratto generazionale" (Maria Cafagna) dei 30enni, in cui si ride poco e amaro. Secondo Antonio D'Onofrio "manca un minimo di spessore..., manca un minimo di amarezza, non manca la solita strabordante ironia... tutto ridotto e semplificato da una comunicazione veloce e priva di approfondimento, ad uso pigrizia. In questa superficialità svanisce tutto il messaggio di denuncia sociale, dentro una simpatica resilienza usata per coprire i difetti [d']un sistema marcio alla radice". Io invece ho ricevuto un'impressione antitetica: con garbo i fratelli Sansone parlano d'una precarietà forse irrisolvibile con qualsiasi rimedio, la loro mestizia potrebbe facilmente esondare dal socioeconomico e politico all'esistenziale, la linea di demarcazione non è affatto netta, nitida e precisa. Alcuni giornalisti fanno notare ch'è la 1ª estate senza tormentone musicale poiché non è aria a causa della cronicizzazione di crisi così gravi per il solo fatto d'essere per la 1ª volta globali e planetarie (ho appena aggiornato su WP il nuovo indice nostrano di TFT che, secondo il report 2024 dell'ISTAT, ha raggiunto un ulteriore minimo storico: 1,19). Auguri a tutti noi.