Filman 8 / 10 29/07/2025 13:52:19 » Rispondi Quello che è successo al regista Tony Kaye è molto triste, ma alle volte le persone troppo buone o forse ingenue non si accorgono degli squali con i quali stanno nuotando: è così che un suo film (Black Water Transit) divenne un mezzo per una frode finanziaria, per il quale David Bergstein venne perlomeno condannato, traumatizzando e bloccando in qualche modo la carriera dell'autore, che per quanto lunatico ha comunque dimostrato di essere un grande regista. Di questo, DETACHMENT ne è l'ennesima prova, un film dalla forma perfetta, dove la regia diventa invisibile e nel quale lo sceneggiato si plasma con una forma falso-documentaristica in maniera quasi impercettibile. Profonda la riflessione sul sistema scolastico pubblico americano, in cui studenti e professori sono, ancora una volta, due antagonisti collocati nella stessa barca (quella degli ultimi). Profonda la scrittura del protagonista, mai glorificato ma anzi visto come parte integrante di una catena di frustrazione sociale. Profonda la visione sui giovani di oggi. Va ripetuto il concetto: oggi Tony Kaye dovrebbe essere super-attivo nel panorama cinematografico americano, non solo perché è un regista dalle doti straordinarie ma perché è uno dei pochi che ha la capacità di criticare alcune realtà marce della nostra società con una innata imparzialità, priva di retorica e banali prese di posizione.