Mauro@Lanari 5 / 10 21/07/2025 20:25:52 » Rispondi Il nuovo Sinatra, Sammy Davis Jr., Dean Martin, crooner da operetta coreografata in stadi per tour mondiali, CV da playboy maudit, underdog di Beverly Hills, il musical kitch gli si addice, anticipa le critiche per neutralizzarle ma ciò non le rende meno vere. Ha cominciato con "Life thru a Lens" ('97), calderone disomogeneo di brani non per eclettismo quanto piuttosto poiché, dopo i Take That e come album d'esordio, non aveva ancora definito un proprio stile musicale ed era ancora in cerca d'un'identità solista provando a intercettare tendenze eterogenee senz'una visione chiara; ora è finito col duettare con la Pausini. Di Britpop ha cantato solo "Lazy Days", brano compostogli da Guy Chambers e beatlesiano fin'al midollo col suono distorto e graffiante d'un pianoforte elettrico Wurlitzer 200A quasi simile all'Hammond con rotore Leslie che furoreggiò nel Madchester sound (e infatti nessuno di quella scena ebbe altrettanto successo, né la canzone è inserita nel biopic). Eccelso anche il minimalismo del pianoforte suonato da Jon Douglas in "Feel", rovinato dal video guascone e istrionico con Daryl Hannah. La popstar mainstream oltr'il glam d'Elton John e coi demoni che monetizz'a valanga si sente una scimmia, maschera sopra la maschera tutte di plastica (o CGI), lontanissima dal "Frank" d'Abrahamson (2014). Ne parlasse con la Fagnani: un riferimento ai DEVO o a Burroughs e alla tossicodipendenza? Strameritato box-office flop se non fosse che la soundtrack ha già raggiunto il suo 15° 1° posto nella UK album chart eguagliando il record dei Fab Four.