Gabe 182 7½ / 10 21/07/2025 00:14:35 » Rispondi Qua si è fatta la storia, nel bene o nel male, può piacere o non piacere, ma il Mago di Oz di Fleming ha tutto il diritto di essere definito un classico cinematografico, e direi anche tra 200 anni. Il Mago di Oz è senza dubbio uno dei capisaldi del cinema hollywoodiano classico. Nonostante sia uscito nel 1939, mantiene ancora oggi un certo fascino, grazie a una messa in scena particolarmente curata e a un'atmosfera visiva che riesce a catturare l'immaginazione dello spettatore. La scenografia è uno degli elementi più riusciti: colorata, dettagliata e fantasiosa, dà vita a un mondo fiabesco che riesce a sembrare vivo e coerente, anche a distanza di decenni. Le coreografie, per l'epoca, sono di ottimo livello: fluide, ritmate e inserite in modo armonico nel contesto della storia. Il lavoro svolto sotto questo punto di vista è evidente, e contribuisce in modo significativo al tono favolistico del film. Un aspetto che merita attenzione è anche la prova del cast. Judy Garland offre un'interpretazione memorabile nel ruolo di Dorothy: ingenua ma determinata, riesce a rendere il personaggio credibile e profondamente umano. Anche gli attori che interpretano i tre compagni di viaggio – lo Spaventapasseri, l'Uomo di Latta e il Leone Codardo – portano sullo schermo performance sincere e carismatiche, riuscendo a dare spessore e personalità ai loro ruoli simbolici. Detto ciò, il film soffre un po' dal punto di vista del ritmo. La forte componente musicale, pur essendo parte dell'identità dell'opera, finisce per rallentare la narrazione in diversi momenti. Alcune canzoni sono senza dubbio iconiche (come la celebre "Over the Rainbow"), ma la quantità di numeri musicali presenti può risultare eccessiva, specialmente per chi non è un amante del genere. Nel complesso, Il Mago di Oz resta un film di grande valore storico e artistico, con una realizzazione tecnica impeccabile e interpretazioni convincenti.