DankoCardi 8½ / 10 11/07/2025 22:05:33 » Rispondi Uno dei più alti esempi della filmografia di Totò; il principe della risata ci regala una delle sue migliori interpretazioni impreziosita dal fatto che è l'unico film dove lo si vede insieme all'altro mostro sacro per eccellenza della nostra commedia ovvero Alberto Sordi nel ruolo dell'antipatico vanesio con le movenze e la voce del suo personaggio Mario Pio. Attingendo addirittura a Cechov Monicelli e Steno realizzano una storia che oltre che produrre sonore risate con le consuete paradossali gag che ci si aspetta, pongono già un accento sulla condizione dell'impiegato italiano stritolato tra il lavoro, le esigenza della famiglia, il forzato servilismo con i superiori ed i soldi che non bastano mai. Non mancano riferimenti politici che fecero incontrare alla pellicola problemi con la censura dell'epoca. La sceneggiatura ritmatissima si segue tutta d'un fiato sia per lo scorrere delle vicende che per la superba interpretazione di tutto il cast; ma quasi a sorpresa la pellicola ci regala un momento serio di toccante umanità -durante la scena degli esami- che ci porta a riflettere sulla condizione umana grazie anche ad un di quei momenti in cui Totò dimostra di essere un attore anche da ruoli drammatici. Il finale, poi, è tutto un dolce/amaro dove si ride ma ci si può anche commuovere. "...e poi dice che uno si butta a sinistra..." Geniale!