matt_995 6 / 10 13/06/2025 18:27:59 » Rispondi Sono combattuto. A volte è un piccolo gioiellino, a volte è proprio un film cheap. Partiamo dagli aspetti positivi: innanzitutto l'idea di raccontare un personaggio, un archetipo, che normalmente sarebbe stato l'antagonista del film. Una donna così sgradevole e volgare, un alito di morte che si abbatte sulla scena e sugli altri personaggi, ammorbandoli, l'avremmo normalmente vista in contrapposizione al protagonista succube, come in Precious.
Un film normale sarebbe stato dal punto di vista del figlio Moses o della sorella Chantelle e avrebbe raccontato il loro percorso di liberazione da questa donna orribile causa di tutti i loro problemi. Invece no, si sceglie di inquadrare quest'altra storia, la storia di questa Karen (per usare il gergo del web) verso cui non abbiamo mai un momento di empatia, non ha traumi, non ha risvolti che ce la fanno rivalutare. Come a dire, ogni personaggio merita di essere raccontato.
Però. Ci sono diversi però. La sgradevolezza di cui sopra non è raccontata sempre al meglio. Spesso in maniera abbastanza grossolana con queste escalation di violenza verbale che piovono dal nulla e spesso sembrano immotivate o esagerate. Si doveva e si poteva scriverle meglio, perché di fatto tolgono verosimiglianza alla narrazione e da un cantore del vero come Leigh è una caduta di stile non da poco. Lo stesso vale per la Jean Baptiste. A volte perfetta (come nella scena della crisi di pianto) a volte troppo, troppo, troppo esagerata e sopra le righe. Molto meglio i comprimari, la sorella Michelle Austin e il figlio Barrett.
Per un film in bilico tra il capolavoro e il trash, direi che il 6 ci sta tutto.