The Gaunt 7½ / 10 06/06/2025 22:18:50 » Rispondi Il taglio del film è ancora documentaristico ma qui il gioco con la finzione è palese. Si tratta di una ricostruzione in cui i registi vanno indietro nel tempo e ricostruiscono il fenomeno dello schiavismo senza tanti fronzoli, con un linguaggio duro che può sembrare razzista, è anche razzista, però non fa che riprodurre la mentalità dell'epoca che era fortemente razzista. La cultura era quella e la coppia Jacopetti/Prosperi non fa che sbattertela in faccia. Gustose e tragicamente grottesche anche le scene lo scienziato spiega lombrosianamente l'inferiorità della razza nera ("ma scusi professore, lei non è ebreo?"). Poco altro da dire se non che a distanza di oltre cinquant'anni da questo lavoro, il problema del razzismo in America è tuttora irrisolto. Inoltre se ci metti anche l'avallo cristiano con tanto di citazioni bibliche, il gioco è fatto. Chissà che ci facevano le suore orsoline francesi con 200 schiavi? Birichine..