Gabe 182 7 / 10 25/05/2025 02:12:05 » Rispondi Ne avevo sentito parlare di questo film, ma per un motivo o per l'altro non ero mai riuscito a vederlo. Western atipico, tra il filone " cannibal" e i " Mangiatori di Morte" di Michael Crichton. Il film è molto lento, lungo, statico, teso, violento, denso e sospeso insieme. Zahler guarda al modello del film "cannibalistico" nei suoi elementi di base: rapimento, prigionia, pasto, infine la violenza sul genere femminile. Non altera, piuttosto assimila il genere e lo osserva replicarsi felicemente. La violenza diviene sintomo di un mondo alla deriva e di un genere irrinunciabile quanto mutante (il western). La capacità del regista sta nella ferma volontà di non mentire allo spettatore, di non mascherare l'immagine con una critica politica o sociale. Un'opera di messa in scena precisissima e al contempo asciutta, un horror sporco di polvere e sangue; dilatato, crepuscolare, antieroico. Gli interpreti portano in scena gli archetipi del genere western facendoli propri e sviluppandoli in maniera più che azzeccata: Patrick Wilson è il cowboy, motivato a salvare sua moglie e il vero eroe della situazione, colui che risolve la situazione e a cui lo spettatore non avrebbe dato due lire, Kurt Russel sulla falsa riga di The Hateful Eight è una vera e propria "faccia da western" un attore che si presta benissimo a questo tipo di genere, sceriffo, uomo d'azione ma che risente del peso dell'età. Richard Jenkins, ovvero Chicoria, è un vecchietto risoluto e dotato di un fascino e di un carisma singolari che entra quasi subito nelle grazie dello spettatore, infine David Arquette in grande spolvero e un Matthew Fox apparentemente spietato e arrogante che prende una piega eroica nel suo epilogo. Bone Tomahawk è stata una pellicola snobbata e quasi neanche notata dalla critica, un po' un peccato perché ha tentato (e in parte c'è anche riuscito) di rivitalizzare il genere western.