IDIOCRACY regia di Mike Judge

ragefast     7 / 10  25/04/2025 23:38:34 » Rispondi
Volevo vederlo da diverso tempo e alla fine, dopo 20 anni dalla sua uscita nei cinema, la visione di "Idiocracy" appare drammatica. Come mai?

Si tratta di una fanta-commedia che sulla carta potrebbe essere considerata leggera, breve e infarcita di comicità grossolana, tuttavia fornisce una rappresentazione estrema, ma comunque verosimile del mondo di oggi, immaginato nel 2006 per il 2500... potremmo dire che siamo in largo anticipo rispetto a quanto preconizzato da Judge, probabilmente non il regista migliore della storia, ma certamente uno che ha colpito nel segno.

La storiella raccontata vede il mediocre protagonista catapultato in maniera grottesca in un futuro dove a causa del declino cognitivo del cittadino medio la società non è in grado di gestire e risolvere tanti dei problemi in cui è immersa, nemmeno i task più banali. Questo ovviamente favorisce i meno "idioti" nel prendere il comando della società, come dirigenti d'azienda fino ad arrivare all'iconico presidente degli USA Camacho.

"Idiocracy", che al botteghino non ebbe successo, è tornato di moda nelle più recenti elezioni americane, anche perchè esaspera molti degli stereotipi consumistici a stelle e strisce (tra cui i tentativi di irrigare aridi campi con una specie di Gatorade), ma a onor del vero la tragicomica società e classe politica sono riscontrabili in maniera bipartisan e a tutte le latitudini. Dovendo darne una breve spiegazione, è il mondo dove uno scienziato può trovarsi a dibattere con persone improvvisate venendo sconfitto da un punto di vista mediatico nel duello a chi urla di più oppure dove presidenti e ministri perdono le loro giornate a passare messaggi semplici, viscerali e suadenti tra dirette Instagram e account TikTok.

L'unico vero dubbio è come potrà mai finire un film del genere?
E la risposta è...

SPOILER

E sulla macchina del tempo...

SPOILER

Film da vedere? Secondo me si, anche perché dura poco e va bene anche in una serata di puro svago.