Palestrione 5 / 10 21/04/2025 22:51:08 » Rispondi "Maleficent" è di fatto il remake del classico "La bella addormentata nel bosco", primo lungometraggio animato Disney del secondo dopoguerra. Fin dal titolo comprendiamo che la protagonista non è più la principessa Aurora ma Malefica, che qui si presenta inizialmente come una fata, nonostante il nome non faccia presagire nulla di buono. Malefica sarebbe l'innamorata del futuro re Stefano, il quale accetta di tradirla in cambio del regno. E questo giustificherebbe la malvagità di Malefica e il conseguente sortilegio nei confronti di Aurora, che al compimento dei sedici anni sarebbe caduta in un sonno simile alla morte dopo essersi punta con un arcolaio. Il giudizio su questo film non può prescindere dal confronto con l'originale animato. Lì Malefica era una cattiva a tutto tondo. Era capace, con la sua sola comparsa, di terrorizzare lo spettatore e di inquietare, affiancata tra l'altro dalle musiche di sottofondo. Perché Malefica era così? Non ci veniva spiegato ma andava bene lo stesso. Era cattiva perché era giusto che lo fosse. Gelosia, invidia, vendetta. Potevano essere tante le sue ragioni. Di qualunque natura fossero, il fatto di non spiegarle la rendeva una cattiva già fatta, un'antagonista vera, capace di tutto. La Malefica di Angelina Jolie, al confronto con la sua omonima a cartoni, è a metà tra il bene e il male (e già questa è una profonda contraddizione visto che dovrebbe incarnare il male assoluto). Si innamora, chiama Aurora «Bestiolina», si finge la sua madrina, è aggredita da re Stefano, fa morire il padre di Aurora – lo stesso re Stefano – ma la ragazza alla fine sembra non dare peso a tutto ciò. Infatti le due pare diventino addirittura amiche. E intanto la voce narrante – che è della stessa Aurora – ci dice che la storia così come ce la ricordavamo era sbagliata. E questa qui invece è coerente con il personaggio? Un film che, tutto sommato, suscita parecchie perplessità, non tanto per Angelina Jolie, che è azzeccatissima per la parte, quanto piuttosto per lo stravolgimento del carattere del personaggio. D'altronde i classici Disney si ricordavano di più per la grandezza dei cattivi che degli eroi stessi: la regina di Biancaneve, la matrigna di Cenerentola, Malefica, Maga Magò, Crudelia. Senza queste cattivissime le storie narrate avrebbero perso di forza. Malefica deve essere cattiva, spietata, senza rimorso. E invece qui è trasformata addirittura in vittima incompresa. Insensatezza di un film che potrebbe tranquillamente essere ignorato. Di conseguenza, nonostante gli anni, il cartone animato degli anni Cinquanta fa ancora la sua gran bella figura rispetto a questa riscrittura buonista del personaggio di Malefica. Addirittura con un seguito.