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UN URLO DALLE TENEBRE regia di Angelo Pannacciò, Franco Lo Cascio

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Italo Disco     5 / 10  27/02/2025 22:36:31 » Rispondi
La versione da osteria de L'ESORCISTA, firmata Pannacciò ma in realtà diretta da Franco Lo Cascio. Pannacciò mette lo zampino nella sceneggiatura attribuita anche ad Aldo Crudo e Franco Brocani, su soggetto di Giulio Albonico, ed in effetti malgrado questo "urlo" copi spudoratamente il film di Friedkin ci sono collegamenti che rimandano all' horror IL SESSO DELLA STREGA, scritto e girato dallo stesso Pannacciò due anni prima. Ritornano il tema del doppio uomo/donna, una massiccia dose di erotismo (nella versione senza forbici), sbalzi narrativi difficili da seguire come la prima apparizione della messa nera, che sembra di ambientazione contemporanea, invece si scoprirà essere del '700. La mano di Lo Cascio si fa sentire per uno stile leggermente migliore, anche se lui stesso ha rinnegato il prodotto finale, in più Patrizia Gori qui presente come suorina sorella dell indemoniato, riesce a salvare in parte la recitazione. Conte come esorcista al massimo potrà credere al cachet che prenderà, ma non ha quello in cui partecipa; Vernè è il sosia maschile di Linda Blair però la legnosità se lo porta via. Geniale l'inizio in una piazza San Pietro piovosa durante una vera omelia del papa, naturalmente doppiata, sotto lo sguardo incredulo dei vari partecipanti e con un ragazzino che strilla "forza Roma " fuori campo. Purtroppo il resto sarà rinfocolato da dialoghi e monologhi stancanti che uniti ad una regia monopasso, renderanno la proiezione poco godibile, e la battaglia finale tra bene e male, che dovrebbe essere il punto di forza, sarà una guerra a chi recita peggio fra un prete dalla faccia da gangster e un ossesso truccato pigramente che bestemmia con la bocca chiusa. Bellissima Mimma Biscardi quasi sempre nuda.