DankoCardi 7 / 10 05/02/2025 22:52:58 » Rispondi Il poliedrico Nichetti debutta nella regia con un film che non solo inaugura i titoli onomatopeici ma riporta in auge il genere slapstick con gli attori che non parlano mai e tutte le gag che si basano sulla fisicità dei personaggi. Ovviamente la rappresentazione è del tutto surreale ed in linea con l'onirismo del comico milanese che qui pare volerci dire che la poesia è l'unico rimedio al logorio della vita moderna; magari la struttura è un pò sgangherata (la parte centrale dell'esibizione del circo nella campagna è tratta da un cortometraggio ed inserita per allungare la pellicola) e su alcune cose può risultare lievemente datata ma è comunque un film per l'epoca originale e che ha (ri)aperto la strada ad un certo tipo di comicità; meritato quindi il grande successo che ebbe alla sua uscita. Ad un certo punto il protagonista crea un robot con le sue fattezze proponendo per la prima volta il tema del doppio che tornerà spesso nei lavori di Nichetti. Prima apparizione per la splendida Edy Angelillo. Detto Mariano riutilizzerà il tema principale della colonna sonora nel coevo "Sabato, domenica e venerdì".