antoeboli 8 / 10 14/01/2025 17:10:28 » Rispondi In un mondo che ci vuole perfetti a tutti i costi, complice anche le mode, e i rotocalchi patinati, Coralie Fargeat arriva come un meteorite col suo The substance. Un film che guarda ad una bellezza esteriore che va via col tempo, ma che per alcune dovrebbe durare per sempre ed è anche una grande accusa proprio a quella Hollywood che spesso manda via le stelle del cinema con qualche ruga di troppo. Film che segna un ritorno di Demi Moore in quello che gia potrà essere il ruolo della sua vita. il rimettersi in gioco a 60 anni suonati con scene di nudo integrali, senza paura delle critiche altrui, the substance è uno degli horror piu interessanti visti non solo nel 2024 ma negli ultimi 5 anni almeno. Regia di altissimo livello, ma anche complice una messa in scena clamorosa, con quella fotografia che sembra uscita da un quadro di qualche attore della pop art, e un grande livello di recitazione che passa dalla Moore, a una Margaret Qualley ormai presenza fissa in pellicole d'autore. Molto bravo anche Dennis Quaid nella veste di proprietario di questo network il quale senza farsi scrupoli per qualche punto di share in piu' si venderebbe anche l'anima al diavolo. Una pellicola che omaggia il migliore Cronenberg, passando per Society di Yuzna, e diventa un nuovo punto di ritorno del body horror vecchia scuola, con effetti speciali per la maggior parte in presa diretta. Due ore di un crescendo di quel fattore horror, che poi prende il sopravvento in un finale che mi ha ricordato il peter jackson dei primi anni di gioventu'. Qualcuno lo ha definito anche trash e ci può stare, cosi come può starci che come Revenge, anche qui la regista infarcisce la scrittura di situazioni che sono oltre ogni realismo. (vedi spoiler)
mi riferisco alla scena della porta, dove senza alcuna conoscenza e in poco tempo la tizia costruisce una porta a scomparsa. Cosi come ci si inietta sto liquido nelle vene come bere acqua senza avere nessuna esperienza da infermiera.