The bitter end 8 / 10 05/01/2025 21:59:56 » Rispondi L'ho trovato un gran bell'horror fino agli ultimi 10 minuti.
Sceneggiatura e dialoghi sono veramente curati e profondi, una rarità nel genere. Questo non è un filmetto scritto in un paio d'ore ma è un'opera che ha tanti libri dietro. C'è una ricerca, uno studio che è servito per creare la contrapposizione tra fede e miscredenza rappresentata dai personaggi e che caratterizza l'intera pellicola dall'inizio sino alla "rivelazione" conclusiva dell'uomo sul quale sia l'unica e vera religione esistente.
Ovvero il desiderio di controllare gli altri. Il controllo altrui è la radice, la base di ogni singolo culto.
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Le mirabili prove attoriali del trio sono indiscutibili ed ho trovato splendida pure la location, in grado di generare sin da subito emozioni cardine in film horror come tensione, disagio e senso di claustrofobia. Emozioni, all'interno di un'atmosfera sempre più sinistra, che perdurano per tutta l'opera e per ognuna delle nuove stanze dell'abitazione che vengono man mano scoperte dalle protagoniste.
Come indicato all'inizio però non ho trovato non molto convincente il finale. A mio avviso il film sarebbe dovuto rimanere dentro i binari dell'horror psicologico e non trovo particolarmente indovinata l'evoluzione del personaggio maschile, che alla fin fine si palesa come il classico villain horror che troviamo sovente.