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LE CONSEGUENZE DELL'AMORE regia di Paolo Sorrentino

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antoeboli     8½ / 10  13/11/2024 12:19:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gioiello firmato Paolo Sorrentino, che si occupa sia del soggetto che della sceneggiatura. In un momento della prima fase del regista, lontano da un altro tipo di cinema che arriverà dopo This must be the place, e che andrà a segnarlo per sempre sul piano internazionale.
Questo Le conseguenze dell'amore di ormai 20 anni, fa andrebbe scoperto o riscoperto per quelli che dicono il cinema italiano sia morto.
Il personaggio di Titta Di Girlolamo, mosso da un monumentale Toni Servillo, che ne tira fuori tutti i suoi piu difetti che pregi, di un uomo negativo. Un personaggio che subito capiamo avere qualcosa che non va, e non parlo della sua insonnia, il voler restare solo nei suoi pensieri, riuscendo per piu tempo a evitare anche il contatto con i dipendenti dell'albergo in cui alloggia. Dallo scambio di battute, intrise di bugie ma anche di profondità di un uomo intelligente. Il suo essere un dipendente dalla droga, saperlo, ma non riuscire ribellarsi a ciò.
Fin quando qualcosa lo scuoterà dentro di se stesso, riuscendo a ribaltare le sue abitudini quotidiante.
Bisogna dire che sul lato di direzione artistica, il film è girato con una sorprendente mano. Sorrentino si è proprio divertito a riprendere le situazioni che accadono da diverse angolature, fino ad un preciso momento dove parte un 180 gradi verticale.
Il film mantiene una fotografia borghese quando ci troviamo dentro l'albergo, per poi uscire fuori e trovare una collocazione fredda, merito di un Bigazzi in splendida forma.
In generale i comprimari sono ottimamente nei loro ruoli, e qui Sorrentino mostra i suoi primi vagiti dove voler dare una importanza anche ai non protagonisti, come la coppietta di anziani che gioca a carte ogni sera con Titta, in cui ci fa entrare nelle loro vite come se il film ruotasse intorno a loro. Una meravigliosa Olivia Magnani nel ruolo della barista, peccato poi abbia fatto poca roba.
Per non parlare delle ottime musiche, che vanno dalla musica leggera italiana, fino ai Mogwai e i Lali Puna, con quell' inquadratura fissa di apertura del film sulla scala mobile che dura un eternità, ma da solo vale il biglietto.
Penso uno dei top 3 film di Sorrentino!