rain 9 / 10 03/11/2024 17:20:56 » Rispondi Body horror clamoroso e degno del miglior Cronenberg. In pochi sono riusciti a parlarci in maniera così potente e morbosa dell'ossessione per la giovinezza, la bellezza fisica e l'apparenza come ha fatto la Fargeat (già regista dell'ottimo "Revenge") con "The Substance". E in questo troviamo anche il tema del doppio e della solitudine, oltre ad una forte critica al mondo dello showbiz e del ruolo della donna all'interno di esso, il tutto con un tocco di black humor e una tendenza al grottesco. Coralie Fargeat dimostra non solo di saper scrivere sceneggiature folli e ricche di idee e argomenti, ma anche di avere una capacità registica straordinaria, con dei movimenti di macchina perfetti e delle inquadrature che parlano da sole come i primissimi piani su Harvey (nome casuale?) che lo fanno apparire istintivamente come un individuo viscido e disgustoso. Demi Moore e Margaret Qualley sono entrambe di una bravura straordinaria nell'interpretare le due facce della stessa medaglia.