cupido78 5½ / 10 19/09/2024 19:36:59 » Rispondi Un film su un russo che dialoga in inglese con i genitori sovietici della profonda provincia russa è un pessimo finale per un film punk/pop supermaxsturbatorio in termini estetici che analizza il personaggio Limonov facendone la rappresentazione della rappresentazione. Dal comunisco repressivo alla vita da dandy nella new york degli eccessi e delle contraddizioni: la trasgressione, la ribellione estrema, la fama, il collasso, poi maggiordomo, il ritorno in russia passando per l'europa. è tutto spot, caos, frenesia, inserti di teatro nella tessitura filmica che alla lunga stancano. E l'epilogo che ci si immagina possa attualizzare un racconto quasi nostalgico omette proprio quello di cui si aveva necessità di raccontare: il regime putiniano, il rapporto con gli intellettuali, i rivoluzionari fanatici e neonazisti come limonov che nel rifiuto della cultura occidentale hanno costruito un'ideologia violenta e nichilista. Tutto questo semplicemente sparito in un film che rimane dimenticabile, innocuo. Viene voglia sicuramente di leggere Carrère.