The Gaunt 7 / 10 13/09/2024 12:19:09 » Rispondi Potrebbe sembrare il solito film di mafia e forse molti a Venezia lo hanno considerato come tale, tuttavia offre uno sguardo poco banale o scontato sull'essere il boss mafioso per eccellenza ed il tessuto sociale di appartenenza. Un punto di vista del latitante costretto ad essere recluso in appartamenti e villette, dove l'unico spazio aperto è un misero cortile pressoché identico all'ora d'aria di un carcere. Una vita sacrificata in nome del potere. Se Germano agisce più sullo sguardo, mai sopra le righe nel suo ruolo, quello di Catello Palumbo, interpretato da Servillo è quasi un corpo estraneo al cinema di Grassadonia e Piazza, spesso giocato in sottrazione sui personaggi. Catello è un uomo sempre colluso con la malavita in tutti i ruoli che ha coperto, sembrando quasi una macchietta rispetto ad altri personaggi come l'altera e tetra sorella di Messina Denaro. Messina Denaro e Palumbo sono le due facce della stessa medaglia dell'illegalità. Se Messina Denaro è il re incontrastato, Palumbo è come il buffone di corte che nella vita ha collezionato solo fallimenti e per salvarsi si accorda con coloro che dovrebbero rappresentare la legalità ma sono più vicini alla collusione per il mantenimento di uno status quo. Iddu mostra un tessuto sociale ormai marcio ma visto con un occhio grottesco, dove i padri sono mentori malati ed i figli incapaci di percorrere un propria rotta.