Mauro@Lanari 6½ / 10 11/09/2024 18:52:42 » Rispondi Simone Emiliani ha ben colto la struttura del film metamorficamente composto da "tre anime". Parte ricollocando Liam nella storia d'Irlanda ("Michael Collins", Neil Jordan '96), e si teme possa essere un'ulteriore opera sullo squassante conflitto fra cattolici e protestanti, ultimo esempio cinematografico il recente "Belfast" di Branagh (2021). In un secondo momento entra nella consunta categoria del "Neeson-revenge" (Raffaele Meale) o "geriaction" (John Nugent), un "Taken" ambientato in una località costiera del Donegal. L'ultima parte approd'a una via di mezzo tra un western crepuscolare (ormai la locuzione è un pleonasmo) d'Eastwood, con cui Robert Lorenz ha collaborato in qualità di produttore, aiuto regista e regista, e uno dei capolavori di Dostoevskij, quel "Delitto e castigo" qui atrocemente tradotto con "Delitto e punizione". L'epilogo in chiesa è il punto più valido e toccante; può sembrare Benton o Ferrara, ma proviene direttamente dal grande romanziere russo: la consapevalezza del fin qui incolmato divario tra la giustizia umana troppo umana e quella "d'un altro Mondo". Per chi invece cerca una rimasticatura pulp di Beckett nella terra di san Patrizio e del trifoglio, c'è il McDonagh de "The Banshees of Inisherin" (2022). P.s.: première a Venezia e manca il commento di Gaunty?
Mauro@Lanari 13/09/2024 23:56:32 » Rispondi Bastava scrollare meglio, il 1° dei commenti è proprio quello di Gaunty, non poteva non esserci. M'avrà abbagliato il suo votone.