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MARCO regia di Aitor Arregi, Jon Garaņo

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The Gaunt     7 / 10  09/09/2024 18:05:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bisogna partire da un presupposto. Nei campi di concentramento tedeschi erano presenti anche deportati spagnoli, esponenti dei combattenti repubblicani confinati da Franco nei lager nazisti. Dopo la fine della dittatura franchista questi sopravvissuti non avevano mai avuto il riconoscimento di un indennizzo. La storia di Enrique Marco è quella di un uomo che costruisce il proprio passato rimanendone prigioniero. La sua arte affabulatoria non solo lo rende prigioniero delle sue menzogne, ma anche tutti i personaggi che gli gravitano intorno sono a loro volta prigionieri del carisma dell'uomo, tanto da farlo presidente dell'associazione deportati per molti anni. La menzogna è alla base del riconoscimento e del senso di appagamento personale a cui manca solo il classico pezzo di carta per essere certificato. Classico nel suo incedere e sostenuto dall'ottima interpretazione di Eduardo Fernandez, Marco è un buon film su uno spaccato di storia a me non conosciuto, quello dei deportati spagnoli e soprattutto perché questa storia nella sostanza è vera per quanto incredibile possa sembrare.