Niko.g 4 / 10 23/08/2024 17:06:45 » Rispondi C'è del disagio. Nel commentare il film intendo. Dispiace quando le critiche di quelli che lo bocciano non vengono comprese da chi lo esalta. Non ci vuole tanto a comprendere che dietro al film non c'è proprio alcuna autoironia, né metafora, né satira o cose del genere. Il messaggio è solo uno: che la vita del cosiddetto cittadino borghese non è migliore di quella di un drogato, anzi. Quindi valuta tu quello che vuoi fare, tanto la tua vita fa schifo comunque, soprattutto se fai parte di una di quelle "famiglie del Mulino Bianco" (che qui suonano come le peggiori delle prigioni... l'amore fedele, i figli, il cane, la casa in ordine, che palle... almeno con una pera di eroina ti diverti!).
Quindi, che dire, sul piano etico il messaggio, dichiaratamente nichilista, è da bocciare in toto e rispedire al mittente, anche perché questa tesi avanzata dal regista o chi per lui, inficia lo sviluppo dei personaggi che, appunto, non si sviluppano, rimanendo tali solamente sul piano "estetico" (non dico che bisognasse arrivare alla complessità narrativa di "Arancia meccanica", ma almeno un piccolo sforzo, visto il tema trattato, si poteva fare). Sul piano artistico, invece, si salva l'originalità di certe inquadrature e l'estro delle soluzioni visive, ma per il resto...
P.S. E' ovvio che si può benissimo pensarla come Nietzsche, ad esempio. L'importante è esserne consapevoli e rispettare chi, nel caso di "Trainspotting", ne respinge il messaggio con la stessa forza con cui lo riceve, senza giustificare il film attraverso meriti artistici che rispetto alla portata etica sono poca cosa.