matt_995 5½ / 10 27/07/2024 10:50:28 » Rispondi Dario Argento chiude gli anni 80, un decennio il cui raggiunge l'apice del successo, diventando non solo un regista di culto ma anche un produttore molto influente (si creò proprio una scuola di registi argentiani), con il suo primo mezzo passo falso. Perché in questo Opera si iniziano a vedere le prime avvisaglie di quello che sarà il suo cinema, con trame sconclusionate, pessime sceneggiature e attori da recita parrocchiale (non che Argento sia mai stato Elia Kazan con la direzione degli attori). Tuttavia, a differenza dei futuri Trauma, Stendhal e il fantasma dell'opera (per non citare i lavori successivi, ultratelevisivi) qui si respira ancora una certa atmosfera, contemporaneamente elegante e malsana. I corvi che volano a precipizio nel teatro, la sequenza iniziale, alcuni omicidi ci fanno ancora ricordare il tocco magico di Argento, regista di una raffinatezza tecnica e visiva senza pari. Il film purtroppo si perde in trovare sconclusionate, al netto dei buchi di trama, che non stanno né in cielo né in terra