The Gaunt 7 / 10 04/05/2024 17:45:51 » Rispondi "Signori, per far fallire una banca ce ne vuole". Questa è un'affermazione del mio docente di tecnica bancaria all'università di Siena oltre 30 anni fa. E' assurda e fa ridere ripensando ai vari fallimenti che ci sono stato dal 2000 in poi. Ma non era assurda e sostanzialmente era vera all'epoca in cui era stata detta ad una lezione con il sottoscritto presente. Dopotutto se ci si pensa bene quante banche erano fallite prima che quel docente facesse quest'affermazione dall'avvento della Repubblica? A mia memoria due: La Banca Privata di Michele Sindona e il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Casi molto estremi di cui si parla ancora oggi e rimasti nella tragica storia nera di questo paese. Mettere i soldi in banca era come metterli in un salvadanaio perchè erano sicuri. Solo che poco dopo, sulla spinta di cambiamenti avvenuti oltreoceano, le cose sono cambiate profondamente. Ciò che non è cambiato è la nostra mentalità che purtroppo è rimasta a quella di decenni fa, mentre le banche cambiavano radicalmente senza che noi ce ne accorgessimo e purtroppo nemmeno il protagonista del film. E non si può fargliene una colpa perchè il rapporto con la banca è basato principalmente sulla fiducia. Da un giorno all'altro ti crolla il mondo addosso e non si può fare niente. Si entra in un gioco troppo grande per essere gestito in maniera individuale. Subentra lo smarrimento, la vergogna e la colpa e non c'è via di scampo. Non a caso Albanese ha ambientato il film nella Brianza, terra che fa parte di quella regione che è il motore dell'Italia, ma che può ingripparsi ed esplodere se il sistema presenta delle falle, con la conseguenza di rovinare la gente che vede sfumati i risparmi di una vita. Non è un film esente da difetti, però è un film sincero ed Albanese sicuramente ha tenuto molto alla cura di questo progetto e lo si nota dal suo impegno. Una vita in frantumi perchè non si leggono le clausole di un contratto ai limiti della leggibilità e scritte in piccolo. Ma chi le legge dopotutto?