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ESTRANEI regia di Andrew Haigh

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  17/03/2024 23:42:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, "Estranei" ti lascia folgorato, le location cfr. Le metafore Lynchiane e Christopher Isherwood ("A single man) a passeggio nei mantra cyber-psicanalitici di Cronenberg, location da 10 e lode, un viaggio distopico nella mente umana, tra fantasmi, training autogeno, (stati di) allucinazione, fantastica colonna sonora di hit iconici degli anni 80". Ok Ma perché a me non è arrivato!? Perché non è riuscito a emozionarmi, quando poi nella vita in questi anni ho perso molte persone che amavo ?! Quando Adam guarda Harry e poi la madre nello stesso letto e poi svaniscono entrambi, o il Salue ai ricordi e ai dolori della perdita, nel tempo, dei genitori ("Non riesco più a vedere le tue mani") ecco queste solo sequenze da Antologia, però o sì entra subito nel meccanismo del film altrimenti ci si perde e ammettiamolo ci si annoia, e tanto. Sul concetto di ricordo di rimorso di domande inespresse potrei scrivere cento pagine anche adesso, soprattutto per tutto quello che mi tormenta e addolora ancora, ma magari certo non sono Haigh e non sono un regista, e lui ripeto ha creato un film ricco di immagini e immaginari straordinari, però non mi ha coinvolto oltre la sua (STUPENDA) estetica, non mi è entrato dentro, forse non vedevo l'ora che finisse. Un film che, come i Frankies, ha di certo "la forza dell'amore" ma esprime secondo me in modo troppo altezzoso la sua barriera psicanalitica. Riparliamone