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AQUAMAN E IL REGNO PERDUTO regia di James Wan

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Filman     7 / 10  06/02/2024 08:52:31 » Rispondi
La metodologia è chiarissima: quando un grande nome, per quanto egli possieda uno stile distinguibile, viene incaricato per dirigere il capitolo di un franchise, in special modo quegli supereroistici, egli ed il suo stile scompaiono dietro al velo della grande produzione.
E se nel primo capitolo di Aquaman James Wan dirigeva un film più o meno come lo voleva Snyder, con uno screenining videoludico e l'epicità di un bambino che gioca con i suoi giocattoli, in questo secondo capitolo abbassa nuovamente il capo e dirige più o meno come vuole Gunn, al netto delle compartecipazioni e delle influenze di quelle teste che lavoravano alla DC prima di questo storico passaggio di consegne.
Sì, James Wan scompare di nuovo dietro il velo della grande produzione, mettendovi la tecnica e l'esperienza ma non certamente la personalità.
E' chiaro infatti come AQUAMAN AND THE LOST KINGDOM voglia allontanarsi dalla serietà che può avere un film su degli uomini-pesce per giocare invece a trovarci il lato divertente, quasi rivolto ad ogni età, nonché a rompere il "muro del serio" che questa moda dei cinefumetti ha costruito in vent'anni di personaggi bidimensionalmente tossici uniti ad effetti speciali eccessivi per tutti, produttori e consumatori che siano.
Il lavoro dell'ironizzare senza varcare il confine della parodia è però un lavoro sottile, e far ridere in un film d'azione è tutt'altro che scontato, come vent'anni di blockbuster americani scadenti hanno dimostrato.
Quello di creare un mondo buffo, con degli animali buffi, attraverso delle scene comiche ma all'interno di un film d'avventura vecchio stile, e quindi anche con le battute al suo interno, è oggettivamente un lavoro artigianale di tutto rispetto che, nel mondo in cui i patentini da sceneggiatore vengono regalati, acquista valore quando funziona. Apprezzabile e soprattutto stimolante è la presenza pedissequa di decine di riferimenti cinematografici pop (Matrix, Il Signore degli Anelli, Star Wars e tutti gli altri). E lo è ancora di più la creatività del design di oggetti e scenari, tutti originali oltre che grandiosi.
E' chiaro l'intento cartaceo, colorato e scanzonato di questo nascente (?) modo di fare super-hero movie, che parrebbe essere una ventata di freschezza, perlomeno.
Ma soprattutto non bisogna dimenticare il fatto che, miracolosamente, parliamo di un film di supereroi scritto bene.