Febrisio 6 / 10 01/10/2023 08:59:41 » Rispondi Questa è una nuova generazione di scalatori, ma è anche una rappresentazione del mondo in cui viviamo. Ritmo e montaggio veloce in controtendenza con lo spirito di salire la montagna. Non spiega le difficoltà della montagna che si andrà ad affrontare, i passaggi critici. Si passerranno in rassegna le 14 vette senza quasi ricordarcene una. Il film è incentrato sull'impresa, non sulle montagne. Ed è una delle imprese più fantastiche e incredibili mai successe. Dopo una mezz'oretta si è all'incirca a tre vette, in cui quando lo scalatore arriva in cima c'è una frase tipo, sono esausto è durissima, prossima immagine veloce delle montagne, foto di rito e si scende. Pieno di filosofia spiccia e poco umano, questo non significhi che non lo sia il protagonista nella sua vita reale, ma è come il tutto viene rappresentato. È come il docufilm vuole mostrare il suo protagonista; una macchina che scende e sale le montagne con facilità, quasi l'uomo perfetto, diversificato tra sacrificio e generosità. Qualcosa tra il ridicolo e l'impresa. La creazione visiva è molto ad effetto, quasi a volte fatto per nascondere lo spirito della montagna senza farci mancare qualche splendido panorama. Inoltre è però anche e giustamente una voce di rivendicazione dell'anonimato degli Sherpa.
Se spesso fino ad oggi abbiamo associato la salita in montagna come un lento percorso, oggigiorno c'è chi sale le montagne correndo. Un altro modo di andare in montagna, fugace. Questo film non ci sale certamente correndo, ma simbolicamente si. È una corsa contro il tempo, come quando suona il clacson agli animali sulla strada per andare in aeroporto. Questo continuo sali scendi il cui unico obiettivo, come ci dice chiaramente il docufilm, è riuscire a fare un record, tralasciando quell'essenza che la montagna ti può dare ed è spesso la sua particolarità che chiunque abbia salito una montagna possa sentire dentro di sè. Ognuno poi preferisce ciò che vuole. Certamente il protagonista farà sicuramente parlare di sé ancora parecchio in futuro.