Chiudi finestraCOLLATERAL regia di Michael Mann
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driver 
9 / 10 18/10/2004 20:08:07 » RispondiNon esiste il film perfetto: per questo sono costretto a non dargli 10, ma lo darei molto volentieri.
Il film inizia facendo in modo che lo spettatore non si aspetti azione, sparatorie, violenza gratuita (il sottotitolo “Cominciò come una notte qualsiasi” non è casuale). È soltanto casuale l’incontro tra il taxista e l’assassino professionista. Non è violenza gratuita, azione fine a sé stessa. Non è un film necessariamente basato sull’azione (come invece è in “The Bourne Supremacy”, per citarne uno recente, anche se non è certamente paragonabile a “Collateral”), ma sui dialoghi. Sono molto più importanti i dialoghi e lo sviluppo psicologico dei personaggi. L’azione resta in secondo piano.
Dopo regie come “Manhunter”, “Heat”, “Insider”, “Alì”, Michael Mann si riconferma come uno dei migliori registi d’azione del momento. Il suo thriller assomiglia un po’ (per fare un paragone un po’ forzato, ma non fuori luogo) al recente e ottimo film italiano “Le conseguenze dell’amore”. Sono i dialoghi, le riflessioni, le interpretazioni degli attori che rendono il film memorabile. Eccellente Tom Cruise (ambiguo: è buono, cattivo o entrambi?), bravissimo l’emergente Jamie Foxx (finto fesso che domina la scena quasi più del carismatico Cruise). Buoni anche gli attori di contorno. Giustamente premiato dalla critica. Qualcuno lo ha definito il “solito film americano pappone”. Lasciate perdere. Da vedere.
andreapau 19/10/2004 12:30:14 » Rispondile conseguenze dell'amore è di gran lunga superiore
driver 19/10/2004 15:04:22 » Rispondiforse hai ragione. ma le conseguenze dell'amore è un po' più fragilino, soprattutto all'inizio (parte migliore di collateral).
andreapau 19/10/2004 16:15:15 » Rispondipartendo dal presupposto che nessun italiano sarà mai in grado di fare un film come collateral,credo che sorrentino si sia dovuto ingegnare molto per creare suspence in un melodramma "svizzero"..vera tensione con pochi mezzi,tutta sui dialoghi e sui silenzi,nella immobilità della fotografia.non per sminuire mann,ma quando hai 20 morti ammazzati,una città come los angeles,polizia,fbi,avvocati,serial killer,incidenti,mafia messicana,giapponese,processi in corso,tecnologia,incidenti spettacolari...hai tirato fuori tutta la mercanzia in un colpo solo.quindi credo che le due pellicole non siano paragonabili,anzi,il film di mann è abbastanza scadente sull'analisi psicologica e ricorre a troppi luoghi comuni e stereotipi.come ho scritto nel commento presenta lacune anche nello svolgimento..e questo è innegabile
driver 19/10/2004 19:43:32 » Rispondigiusto.
ma sul piano psicologico non è certo scadente: vedy il citato the bourne supremacy o film del genere. in questo film sono incredibilmente a farli parlare con decenza, no?
andreapau 20/10/2004 14:13:59 » Rispondidevo purtroppo essere scontato...è la solita analisi psicologica da film americano.scusa ma non trovo altre soluzioni
driver 21/10/2004 15:15:30 » Rispondinon paragoniamo due film che sono molto diversi. le conseguenze dell'amore è degno di ammirazione soprattutto per il fatto che non ha la pretesa di dare per forza IL messaggio (?), pretesa che hanno il 95% dei film EUROPEI in una stagion0e (salvo boldi& de sica, perchè quelli ne lanciano anche troppi di messaggi: USCITE DAL CINEMA!!!!). questo senso di inferiorità dell'europa nei confronti, cinematograficamente parlando, di hollywood deve proprio finire. loro sanno fare film molto meglio di noi, con o senza los angeles (mafia, fbi comprese) e con molti o pochi soldi (non dirmi che mystic river è un kolossal ultra-costoso). e poi se sorrentino ambientava il film a reggio calabria o a palermo (con mafia, camorra e polizia comprese), beh, non era poi tanto diverso da los angeles!