under the dome - stagione 1 regia di Niels Arden Oplev, Jack Bender, Paul Edwards, Kari Skogland, Miguel Sapochnik, Roxann Dawson, Sergio Mimica-Gezzan, David M. Barrett, Peter Leto USA 2013
Gli abitanti di Chester's Mill, una piccola cittadina del Maine, si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un'impenetrabile, misteriosa e invisibile cupola che circonda tutta la città, comparsa improvvisamente dal nulla. Tratto da un romanzo di Stephen King.
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Tratto dal romanzo di Stephen King, produttore esecutivo della serie insieme a Steven Spielberg, UNDER THE DOME è un prodotto abbastanza interessante per come si presenta. Purtroppo inizia a perdere colpi, inspiegabilmente, intorno alla nona puntata, dove alcune dinamiche risultano insensate e le situazioni ricreate piuttosto fastidiose, oltre ai dialoghi che si fanno meno incisivi. Il cast però se la cava bene e, tutto sommato, anche la storia riesce a mantenere quel livello di coinvolgimento iniziale, tanto da invogliare lo spettatore nel continuare la visione della stagione successiva.
Nulla di eccezionale...le puntate intrattengono e scorrono bene...forse il finale non proprio finale si poteva almeno parzialmente avere una risposta o una conclusione...anzi...si poteva allungare la serie di altre puntate senza aspettare la seconda...attori discreti ma cmq bravi nel rendere veritiera la situazione...e ora la seconda..
Quando mi appresto a vedere qualcosa (che sia un film o una serie tv non importa) tratto da King nutro sempre un certo timore visti i risultati incredibilmente altalenanti che i vari esperimenti sono riusciti a regalarci in passato... da capolavori o quasi quali "Shining", "Le ali della libertà" e "Misery" a prodotti decisamente più deludenti, per non dire vere e proprio porcherie.
Essendo "Under the dome" uno tra i suoi ultimi romanzi che più sono riuscito ad apprezzare (escludendo 22/11/63 che, per quanto mi riguarda, gli sta nettamente sopra) ho deciso di dare un'occhiata anche alla serie.
Inutile dire che si poteva senza ombra di dubbio fare qualcosa di decisamente migliore... ma vale lo stesso discorso anche al contrario, e cioè che si poteva fare anche peggio. Tutto sommato si tratta di una serie che, pur senza brillare, riesce a giocare bene perlomeno una carta, quella dell'intrattenimento. Le poche puntate, poi, danno un ulteriore mano a impedire che la noia possa avere il sopravvento... e così si arriva al finale in quello che potrebbe essere un batter d'occhio. Sotto questo punto di vista, quindi, nulla da dire... serie estremamente scorrevole.
Poi c'è il resto! La vicenda, dopo un inizio abbastanza fedele al romanzo (l'abbastanza è riferito a Junior e a ciò che fa di Angie, altrimenti sarebbe stato molto fedele) prende piano piano una strada che la porta sempre più lontana dalle pagine del libro... per alcuni è un male, per altri no, francamente a me la cosa non ha dato fastidio più di tanto. E, in questo senso, la seconda stagione sarà ancor più sconvolgente visto fin dove si riesce ad arrivare con l'uomo, le farfalle e tutto il resto. Ma questa è ancora la prima, e bene o male il filo conduttore riesce lo stesso a rimanere. In più di una puntata, poi, si riesce a respirare una buona atmosfera e, perché no, anche una discreta dose di tensione. In particolare direi verso il finale che lascia decisamente tutto in sospeso, spettatore compreso...
... i punti deboli direi che riguardano soprattutto una regia piuttosto debole e una sceneggiatura che, invece di aumentare lo spessore delle singole puntate e dargli quella qualità di cui avevano bisogno, le penalizza rendendone almeno un paio del tutto piatte. Ovviamente mi riferisco sempre alla qualità delle suddette, per quanto riguarda ritmo e intrattenimento il discorso valido è quello poco sopra.
E poi ci sono gli attori, un gruppo piuttosto numeroso dal quale, però, non riesce a spiccare quasi nessuno... dico quasi perché, effettivamente, Norris ci regala una buonissima interpretazione dell'antagonista per eccellenza, Big Jim. Tra gli altri non mi è dispiaciuta la Lefevre, mentre il Dale Barbara interpretato da Vogel non è riuscito a convincermi. Diciamo comunque che, considerando la qualità generale della serie, il protagonista può anche andar bene.
In definita una seria che probabilmente non rimarrà a lungo impressa nella mente, niente di più di un gradevole passatempo per certe calde serate estive, proprio quelle durante le quali andava in onda.