the boys - stagione 1 regia di Dan Trachtenberg, Matt Shakman, Phil Sgriccia, Fred Toye, Stefan Schwartz, Jennifer Phang, Dan Attias, Eric Kripke USA 2019
La serie si svolge in un mondo in cui i supereroi abbracciano il lato oscuro della loro massiccia celebrità e fama, diventando di fatto SuperCattivi, ruotando intorno a un gruppo di vigilanti conosciuti informalmente come "i ragazzi", che si proponevano di abbattere i supereroi corrotti.
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Il primo lungometraggio sui mutanti fu "X-Men" diretto nel 2000 da Bryan Singer: ogni personaggio aveva un carattere complesso e profondo e, dalla scena di Wolverine nella Statua della Libertà in poi, il ricordo del film ancora m'emoziona. Cos'è successo in queste 2 dozzine d'anni? I supereroi sono stati dissacrati, involgariti, imbastarditi, affogati nel cattivo gusto dell'estremizzazione dei loro stessi problemi o difetti. "Deadpool", "The Suicide Squad" e adesso questa serie televisiva. La tendenza è stata decisa e non si torna più indietro: peccato, poiché il comick book è ottimo sia nell'intreccio narrativo che nella resa grafica e l'adattamento Amazon conserva tali qualità, ma pure la derisoria e triviale contaminazione con un "Breaking Bad" 2.0.
The Boys è la disotpia della figura del supereroe, non una semplice demitizzazione, ma la sua versione perversa. Sono oggetti di consumo, merchandising, idoli delle folle e di tutti i social media. Sono unn oggetto di consumo, di tendenze al servizio di corporation che li sponsorizza. Il supereroe non è più tale se dall'alto del suo potere, cominica ad abusarne e diventando, di conseguenza, un villain come nella più antica tradizione fumettistica. Sono tante le sfumature che affronta una serie come The Boys, commedia nera che punta forte sul politicamente scorretto e spiazzante dal punto di vista morale. Ogni supereroe in generale è un essere dotato di un potere che li eleva dalla massa, ma sempre con un punto debole. In questo caso non sono evidenziati punti deboli come nei fumetti (kryptonite per superman p.es.), perchè la loro vera debolezza è derivata dalla fragilità dell'essere umano che in fondo sono. Paradossalmente i loro enormi poteri, amplificano tali debolezze. Una serie molto bella, ben scritta ed interpretata, violenta e grottesca, che non lesina nulla e portando sullo schermo lo spirito dissacrante di un autore come Garth Ennis.