Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale.
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Serie diventata virale in questo inizio autunno 2021. Lo è diventato meritatamente? Mha, diciamo che l'ho trovata una serie di puro e mero intrattenimento e nulla più e neanche particolarmente originale, per cui mi aspettavo qualcosa di più...
La trama è l'ennesima rielaborazione del filone distopico/survivor "Battle Royal" nato negli anni '90 in Giappone e poi trasformato in tutte le salse anche in Occidente (lo stesso Hungher Games è figlio di quello stesso filone). In Squid Game si punta molto sul lato thriller/splatter/action. La critica sociale è abbastanza leggera. I personaggi sono parecchio stereotipati, tra cui il più deludente alla fine è il protagonista, che viene presentato ad inizio serie come un bamboccione, ludopatico, fallito, alimentato dalla madre di cui è il parassita, e quando poi entra nel Game diventa una specie di San Francesco, umano, empatico, intelligente, tanto da chiedersi come una persona del genere sia finita in quel tritacarne. Tutto ciò però non accade in uno sviluppo, semplicemente avviene.
Squid Game manca di una sua profondità e resta un giocattolone, godibile sì come intrattenimento, ma che poi non lascia granché. Se avete qualche serata libera, sicuramente è una serie che vi scorrerà in un baleno perché molto dinamica e veloce, ma non aspettatevi chissà quale perla.