peaky blinders - stagione 1 (2013)

La serie in sè è fatta bene ma la prima stagione non è questo granchè: sono pochi gli eventi veramente interessanti e l'azione latita spesso. Sarà dalla seconda stagione che il serial cambierà marcia in maniera netta. Le sottolineature musicali affidate a grandi classici del rock alternativo è invece una soluzione vincente che sarà una felice costante nel corso delle puntate.

Debbo dire la verità, arrivato al quinto o sesto episodio, non ricordo, ho mollato la visione per noia. Il taglio della serie è telenovellistico, con una infinità di primissimi piani. Gli attori sono anche bravi, ma praticamente tutti gli eventi sono ambientati in una sola strada (con qualche eccezione per il cimitero e il museo), a cui si aggiunge un altro minuscolo set con il canale d'acqua; tutto il resto sono interni (il pub su tutti). Non si vede mai nulla che faccia respirare l'aria della città, dell'epoca, negozi, mercati (a parte il negozio cinese), potrebbe praticamente essere girata in un teatro. La metà delle riprese sono primi piani e tante tante conversazioni e dialoghi a volte stucchevoli. Credo abbiano fatto il massimo con il budget a disposizione, ma francamente per me il risultato non è sufficiente. Una storia di mafiosi e gangster che annoia per mancanza di dinamicità alla fine è come un poco un controsenso. Novela brasiliana nulla più.

Stagione che si regge sulla fantastica performance di Cillian Murphy, leader carismatico dei Peaky Blinders, e sulla perfetta ricostruzione storica della Birmingham del dopoguerra.

La storia è comunque piacevole da seguire nonostante il ritmo non particolarmente elevato, discreti i villains e apprezzabile il finale che si discosta dai clichè del genere (sparatoria tutti contro tutti) e offre qualcosa di originale.

Per quanto sia stilisticamente ben fatta, ho trovato questa serie pallosa e soporifera, il protagonista irritante.

Ottima serie tv di stampo gangster. Coinvolgente, bravi attori, però devo dire che mi ha fatto impazzire. Non l'ho trovata originalissima e ci sono banalità che non mi sarei mai aspettato, sapendo dei commenti entusiastici di critica e pubblico, ritenendolo da più parti un capolavoro, che a mio avviso non è. Comunque in generale la qualità c'è e la voglia di vedere il proseguimento della serie anche. Azzeccata la colonna sonora con brani di Nick Cave e dei White Stripes.

Veramente una bella prima stagione,una sorta di Boardwalk Empire inglese,non particolarmente originale per quanto riguarda la storia incentrata sulle avventure criminali della solita famiglia criminale che si trova nel bel mezzo di due fuochi,da una parte la lotta per il controllo della città e dall'altra parte a dover affrontare un poliziotto irlandese che con metodi discutibili è deciso a ripulire la città.
Niente di nuovo sotto il sole,ma ciò in cui eccelle questo Peaky blinders è in un aspetto tecnico veramente d'altissima qualità,ulteriormente impreziosito da una colonna sonora da urlo e da delle ottime interpretazioni che riescono a rendere interessanti dei personaggi già visti sullo schermo dozzine di volte.
Un prodotto certamente valido se vi piace il genere.

La prima stagione di Peaky Blinders è una manna dal cielo. E' tecnicamente eccelsa, con dei picchi di pathos e suspense da pelle d'oca. Ha tutte le carte in regola per diventare una big. Murphy è ottimo, dannato, scaltro, carismatico, tabagista.
Ipnotica e fumosa Red Right Hand di Nick Cave.
Capolavoro.

Visto in un giorno tutto d'un fiato. Stagione stupenda, ben strutturata e coerente. Una storia piena di avvenimenti e relazioni che si intrecciano non sfociando mai nel troppo o nell'assurdo (come, per esempio, avviene in Sherlok, sob), mantenendo una base realistica. Ambientazione della Birmingham del dopoguerra ben costruita.
Cillian Murphy ci piace, ci piace.

Ottima serie ambientata nella degradata Birmingham con un Cillian Murphy sopra le righe!