La serie racconta la storia vera della dilagante diffusione della cocaina tra Stati Uniti ed Europa, grazie al cartello di Medellin del boss della droga Pablo Escobar. Due agenti della DEA vengono incaricati di guidare una missione per catturare e uccidere Escobar.
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La ricostruzione delle atmosfere colombiane del tempo è davvero eccellente. Molti prodotti made in USA ma ambientati in America Latina riproducono ambientazioni artificiali, stereotipate (basti pensare al trucco di Traffic con i filtri per dare al Messico un tocco di disordinata e assolata latinità) o non credibili. Narcos ci catapulta veramente nelle "calles y pueblitos" colombiani, con grande efficacia. La storia è raccontata con equilibrio, senza sensazionalismi, esagerazioni o cosmesi narrative, per cui risulta davvero molto godibile. Sono un tantino fuori ruolo il presidente e il ministro della giustizia colombiani, che sembrano due fotomodelli per profumi della D&G o Versace uomo, i veri volti erano molto diversi. Bene Escobar, anche se a mio modesto parere gli manca un qualcosa, graffia poco, non traspare dall'interpretazione di Wagner Moura quel lato efferato che aveva Pablo Escobar. Sembra alle volte un giocatore di videogiochi uscito da una sessione di Playstation con tre bei paninozzi nella panza. Decenti le figure dei due agenti DEA, c'era il rischio che si sfociasse molto nel YEAH WE ARE AMMMMMERICANS, ma per fortuna tali tentazioni sono state quasi sempre tenute a bada. Non so come si svilupperà la serie, avei gradito un filo di più di caratterizzazione passata di Escobar, capire il background dove è cresciuto, ma probabilmente non era nelle intenzioni degli sceneggiatori. Tutto sommato, una ottima serie, 10 episodi si ingollano uno dopo l'altro, ma non da 10.