black mirror - stagione 1 regia di Otto Bathurst, Euros Lyn, Brian Welsh USA 2011
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Serie TVblack mirror - stagione 1 (2011)

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locandina del film BLACK MIRROR - STAGIONE 1

Titolo Originale: BLACK MIRROR - SEASON 1

RegiaOtto Bathurst, Euros Lyn, Brian Welsh

InterpretiBryony Neylan-Francis, Shawn Aldin-Burnett, Daniel Kaluuya, Toby Kebbell, Rory Kinnear, Hayley Atwell, Lenora Crichlow

Durata: h 0.60
NazionalitàUSA 2011
Generefantascienza
Stagioni: 6
Prima TV nell'Ottobre 2012

•  Altri film di Otto Bathurst
•  Altri film di Euros Lyn
•  Altri film di Brian Welsh

Trama del film Black mirror - stagione 1

La serie ha un cast e una trama diversa per ogni episodio, pur mantenendo un tema comune: l'incedere ed il progredire della tecnologia, l'assuefazione da essa causata ed i suoi effetti.

Film collegati a BLACK MIRROR - STAGIONE 1

 •  BLACK MIRROR - STAGIONE 2, 2013
 •  BLACK MIRROR - STAGIONE 3, 2016
 •  BLACK MIRROR - STAGIONE 4, 2017
 •  BLACK MIRROR - STAGIONE 5, 2019
 •  BLACK MIRROR - STAGIONE 6, 2023

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Voto Visitatori:   8,11 / 10 (31 voti)8,11Grafico
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Voti e commenti su Black mirror - stagione 1, 31 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  10/07/2023 14:56:56
   8½ / 10
Non ho visto tutte le stagioni, né ho seguito un particolare criterio con il quale guardare i singoli episodi, indi per cui non mi è facile comparare le varie puntate di "Black mirror" e le sue stagioni.
Tuttavia, "Messaggio al Primo Ministro" è una delle cose più notevoli che abbia visto in televisione in vita mia. Spero non sia profetico, ma di certo è coinvolgente, intelligente, geniale, ben recitato, davvero tanta roba. Anche gli altri due episodi sono notevoli, ma il primo è sinceramente una partenza col botto che verrà ricordata a lungo.

Crystal_89  @  31/05/2021 09:03:23
   7 / 10
Serie che lascia il segno perché la sua distopia non è poi così fantascientifica e lontana dal presente.
Tre episodi da 60 minuti ciascuno, molto diversi fra loro ma incentrati tutti in qualche modo sull'uso sconsiderato della tecnologia.
Personalmente ritengo che il secondo sia il più banale e mento intrattenente, il primo è il più scioccante e che fa riflettere

LucaT  @  09/01/2021 06:19:43
   7 / 10
Un commento nella prima serie
che raggruppa nell insieme per me il mondo -black mirror-
una serie e vari del genere mistero-fantascenza con forti -accenti inglesi-
che purtroppo sfociano soprattuto negli episodi meno riusciti in -inglesate-
e assomiglia in modo ispirato a vari capisaldi antecedenti
come ad esempio twilight zone
c è di buono che alcuni specifici episodi per un motivo o per un altro
vedi realizzazione idea di fondo evoluzioni della storia recitazione o altro
si sono per me rivelati di ottimo intrattenimento nel loro genere
ad esempio dalla prima serie dopo un primo episodio
addastanza sottotono -The National Anthem-
il secondo -15 Millions Merits- si è rivelato sempre a mio gusto ovvio
un ottimo episodio
e assai difficile da eguagliare come intrattenimento rispetto ad altri
comunque per me riusciti come di primo pensiero
-Uss Callister White Chrismas Nosedive-
una sufficenza piena meritata a mio parere
e anche qualcosa in più sopratutto o dovrei dire per - il pregio-
dato dalle puntate meritevoli
e la loro realizzazione complessiva che mostra una eccellente dose di impegno

BenRichard  @  10/06/2020 04:31:57
   8 / 10
Una serie tv britannica antologica a dir poco coraggiosa, pessimista, scorretta, ingegnosa, impegnativa ed innovativa. Tecnicamente non ha praticamente nulla da invidiare rispetto al cinema del grande schermo. Piuttosto da lodare per quanto non sia di certo semplice riportare in un tot di tempo nell'arco di una sola puntata tutto quello che questa serie propone, e spesso e volentieri ci riesce molto bene.
Questa prima stagione è veramente ottima. Tre episodi a mio parere tutti godibili più o meno allo stesso livello per un motivo e un altro.

ValeGo  @  03/04/2020 15:38:32
   9 / 10
Una delle miglioro serie TV mai viste! Riflesso di futuro prossimo? Riflessione sulla società odierna, su ciò che diventeremo? Geniale

the saint  @  16/01/2020 12:56:52
   6 / 10
mi aspettavo qualcosa di più.. non male gli episodi che si lasciano tutti guardare..
ma a livello di pathos e tensione manca qualcosa, forse proprio per il fatto che finito l'episodio non c'è un continuo!

ragefast  @  01/06/2019 10:57:53
   7½ / 10
Sono arrivato alla terza stagione e finora la prima è quella che mi ha convinto meno, pur restando un ottimo prodotto perché suscita tutta una serie di riflessioni sulla tecnologia e sul mondo in cui viviamo.

Primo episodio carino, ma nulla di memorabile…


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Secondo episodio a mio avviso il migliore dei 3, tra l'altro con delle atmosfere abbastanza cupe e distopiche che anticipano quello che vedremo nella seconda e terza stagione.

Terzo episodio interessante, ma non mi è rimasto particolarmente impresso.

In ogni caso, una grande ventata di novità nel mondo sci-fi e tanta originalità in un cinema/tv inondati da remake e storia che sanno di già visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  20/03/2019 01:31:40
   8 / 10
Senza parole, ammetto di essere rimasto sorpreso dalla prima stagione di Black Mirror, tre episodi belli, ben studiati.
Black Mirror rappresenta il lato più oscuro della tecnologia, l'impatto che ha sull'essere umano e sullo stile di vita è da brividi, si vede chiaramente la manipolazione esterna e la totale perdita di decisioni dipendenti, soprattutto nei primi due episodi.
Il primo episodio Messaggio al primo ministro è quello che mi è piaciuto di più, il primo ministro riceve una richiesta nauseante quanto grottesca, rivelatosi poi un totale pretesto da parte del rapitore, per mostrare come ormai non cè più un controllo sulle nostre emozioni, siamo cosi attratti da guardare cosa c'è dietro ad uno schermo TV, che tutto il resto passa in secondo piano, pure la vita di una persona.
Dal punto di vista della regia è tutto fatto molto bene, sceneggiatura scritta bene ricca di tensione, difficilmente ci si annoia, ottima la scenografia e la fotografia, voto 9.
Il secondo episodio 15 milioni di celebrità e un pò particolare con una storia un pò assurda, ma il messaggio che lascia non passa innoservato.
Tutti fanno quello che fanno tutti senza chiedersi perché lo fanno, l'umanità e persa e si vive pensando di poter sbarcare il lunario attraverso i reality show.
La scenografia è la man forte del film, i dettagli sono curati alla perfezione, i colori abbinati benissimo e le inquadrature eccellenti.
Il finale è un pugno nello stomaco, una realtà cruda e spietata, il ragazzo che inveisce contro la società e il sistema sembra portare un po di linfa sana ad una società malata e persa, ma niente da fare, il sistema da tutto questo prende più forza, ne esce vincitore e più forte di prima, voto 8.
Il terzo episodio Ricordi Pericolosi è ambientato in un futuro dove le persone sono dotate di un particolare dispositivo che immagazzina i ricordi e permette di riprodurli in qualsiasi istante.
La regia di questo film è superlativa soprattutto durante la cena, dove i dettagli vengono curati al massimo e nulla sfugge al caso, scenografia e fotografia sempre su ottimi livelli.
L'ossessione e la paranoia con l'avanzare del film si fanno sempre più forti e sfociano nell'amaro e triste finale. Riflessivo e pungente, voto 7,5.
L'impatto emotivo di Black Mirror è forte, forse tutti dovremmo guardarlo almeno una volta, i messaggi che ci lancia non sono per niente banali.
Non vedo l'ora di vedermi la seconda stagione.

kingofdarkness  @  06/02/2019 15:15:04
   8½ / 10
A dir poco sconvolgente questa prima stagione di una delle più acclamate serie prodotte dal colosso Netflix.
Il denominatore comune di questo "progetto", se così vogliamo chiamarlo, è la tecnologia, e l'impatto che essa ha sull'essere umano e sul suo stile di vita, in continua evoluzione e sempre più privo di moralità e di privacy.
In questa prima stagione troviamo solamente 3 episodi autoconclusivi, tutti diversi l'uno dall'altro, tutti ambientati in un futuro distopico che potrebbe essere molto meno lontano di quanto possiamo pensare.
I comportamenti dell'essere umano vengono estremizzati a tal punto che non esiste più un giusto o uno sbagliato, ma solamente un essere parte o non essere parte di qualcosa di ben più grande di noi e totalmente fuori dal nostro controllo.

"Messaggio al Primo Ministro" è una storia malata di ricatti e cattiverie gratuite che nella sua estrema semplicità risulta dannatamente realistica e angosciante (voto 8)
"15 milioni di celebrità" ci porta in un futuro probabilmente molto lontano, nel quale l'unico scopo della vita è diventare qualcuno, e per farlo bisogna saper osare dove gli altri non osano….(voto 7.5 per la messa in scena, ma 9 per l'idea di fondo)
"Ricordi pericolosi" rappresenta l'ultimo ostacolo alla negazione della privacy….un chip installato nel nostro cervello ci permette di proiettare su schermo tutti i ricordi immagazzinati nelle nostre menti, per riviverli con gli amici a mo' di film….grande opportunità o grande rischio? (voto 9)

Non mi soffermo a parlare di regia, recitazione, musiche, aspetti tecnici o altro perchè ormai gli standard delle serie TV sono altissimi e i mezzi a disposizione pressoché illimitati.
Ciò che conta maggiormente è l'impatto emotivo, e su questo Black Mirror di certo non delude, anzi….
Provare per credere!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  16/01/2019 16:57:04
   10 / 10
"Black Mirror" ovvero come il meglio dell'intelligenza umana possa degenerare nella più misera abiezione.
Se la forma raggiunge livelli altissimi di qualità (regia, fotografia, recitazione, sonoro, persino la durata dei singoli episodi), il contenuto è qualcosa di mai visto prima. Ogni storia immagina una sfaccettatura di un avanzato progresso tecnologico mostrandone la deriva etica e sociale nel momento in cui si arriva al collasso dei valori umani. E' una fantascienza contemporanea, che ormai non è più pura fantasia di un mondo inventato, ma un futuro possibilmente realizzabile e potenzialmente vicino.
Il progresso sconfigge l'uomo in un azzeccatissimo gioco di contrasti: pubblico e privato, spersonalizzazione ed egocentrismo, annullamento e prevaricazione, dignità e potere, amore e ossessione, forma e contenuto, essere ed apparire, realtà ed illusione.
E tuttavia, se esiste un messaggio, non può che essere questo: non è lo strumento ad essere cattivo, ma l'uso che se ne può fare.

La prima stagione racconta il naufragio etico diffuso in tutti gli strati sociali: non si salva chi comanda, non si salva la società, non si salva la famiglia.
"Messaggio al Primo Ministro": a quali sordidi esiti può portare il potere ipnotico dei media?
"15 milioni di celebrità": cosa si è disposti a fare pur di apparire?
"Ricordi pericolosi": cosa succederebbe se avessimo a disposizione l'intero backup della vita vissuta da noi e dalle persone che amiamo?

Una serie perfetta, assolutamente imperdibile.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/11/2018 14:29:30
   7 / 10
Tutti e 3 gli episodi sono validi dal punto di vista tecnico, estremamente originali e fanno riflettere sulla tematica comune del progredire della tecnologia in relazione alle relazioni umane (scusate il gioco di parole). Dei 3 episodi, il terzo è quello che ho trovato decisamente sopra le righe e che ho preferito. Consiglio la sua visione!

BlueBlaster  @  06/06/2018 19:15:17
   8 / 10
Soddisfatto di questa prima stagione (beh son solo 3 puntate).
Ottimi attori, aspetti tecnici ben curati e sceneggiature che hanno dell'incredibile con delle idee molto originali.

Primo episodio....l'idea ti lascia di stucco ed è quello che ti resta maggiormente impresso. Voto 9

Secondo episodio....Potente satira che nella prima fase tarda a decollare ma che alla fine dei conti sa pungere, bravissimo Daniel Kaluuya. Voto 7,5

Terzo episodio....per certi aspetti originale e per altri molto meno (è quello che ho gradito meno forse ma comunque più che buono), a tratti tende ad essere ripetitivo e logorroico come il protagonista ma alla fine colpisce nel segno. Voto 7

Ottima antologia, ne vedrò i seguiti!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  03/01/2018 13:35:29
   8½ / 10
Prima stagione di "Black Mirror" ovvero come preferire la qualità alla quantità. In soli tre episodi autoconclusivi ci vengono mostrati gli effetti collaterali, in un ipotetico prossimo futuro (che in alcuni casi non sembra poi così ipotetico,) della tecnologia di cui oramai siamo schiavi passivi. Attenzione però ad incolpare la tecnologia, "Black Mirror" ci mostra, con molto cinismo, che questa è solo il tramite in cui l'essere umano (il vero "cattivo") veicola le sue psicosi.
Ho trovato particolarmente forte il primo episodio, "The National Anthem", sporco, scioccante e a mio avviso decisamente realista. Gli altri due episodi sono anch'essi bellissimi ma li metterei mezzo gradino sotto: "15 Million Merits" non è forse così cinico come potrebbe e il superlativo "The Entire History of You" essendo meno realistico mi ha colpito meno allo stomaco di quanto fatto da "The National Anthem".

Aztek  @  11/10/2017 15:17:29
   9 / 10
Favolosa. Un livello altissimo in tutti i tre episodi della prima stagione. Mi hanno colpito particolarmente il primo e il terzo, con storie molto intriganti e piene di colpi scena.
Straconsigliata

david briar  @  07/10/2017 13:25:04
   8 / 10
Black Mirror è la serie perfetta per me, essendo io incapace di gestire la visione parcelizzata delle serie tv(per cui, non sono in grado di guardarmi una sola puntata al giorno, ma finisco sempre un'intera stagione, abituato come sono alla visione unica tipica del cinema). Essendo una serie antologica che in realtà adotta anche stili abbastanza diversi nel montaggio e nei movimenti di macchina(pur con una certa unità stilistica nella fotografia),non sono costretto a guardarmi la puntata successiva per sapere cosa succede a quei personaggi dopo, visto che i personaggi sono sempre diversi.
Il primo episodio palesemente è introduttivo, serve per introdurre gli elementi fondamentali della serie: il rapporto con i media digitali, le citazioni all'attualità e anche allo stesso mondo televisivo e cinematografico(Downtown Abbey, Dogma 95 e Lars Von Trier). L'idea è buona e lascia una porta aperta alla riflessione, ma è più un episodio "shock" che un episodio realmente memorabile nel tempo.
Episodio che è invece il secondo, "15 milions merits", veramente bellissimo: un amore che si esprime solo attraverso gli sguardi e i sospiri, quasi da film muto, e attori molto bravi , soprattutto Rupert Everett e Jessica Brown Findlay, richiamata nell'episodio precedente attraverso la citazione a Downtown Abbey. Un episodio notevole, spiazzante, quello capace di creare un universo distopico maggiormente complesso fra i 3, che ha un mondo dentro molto curato. Inquietante ed emozionante, veramente un episodio da far vedere nelle scuole.
Il terzo è stato molto elogiato, ma lo metto più o meno sullo stesso livello del primo: bella l'idea, buona la realizzazione nel montaggi e i movimenti di macchina che ricordano proprio il Vitenberg del Dogma, ma aveva un potenziale emotivo notevole che poteva essere trasmesso nel finale con un montaggio un po' più lungo e intenso, invece questo si perde e rimane una riflessione sull'uso delle memorie digitali nelle relazioni, molto interessante anch'essa, ma si poteva unire con emozioni più intense perse anche per un attore protagonista non particolarmente memorabile.
Nel complesso, un'ottima prima stagione introduttiva, con un apice nel secondo episodio e due buoni episodi agli estremi.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  25/09/2017 12:02:32
   8 / 10
Ottimo trittico di episodi che costituisce la prima stagione di una serie di assoluta qualità.
Il primo episodio è un capolavoro che traccia un ritratto inquietante della società contemporanea. Mentre gli altri due episodi mostrano un mondo distopico, "Messaggio al Primo Ministro" mostra qualcosa di verosimile fin da subito, senza bisogno di nuove tecnologie, e proprio per questo risulta maggiormente angosciante.
"15 milioni di celebrità" analizza il mondo dello star system e dell'intrattenimento digitale.
"Ricordi pericolosi" si tuffa nella paranoia delle nuove tecnologie e della mancanza di privacy che possono comportare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  26/12/2016 19:36:55
   8 / 10
serie breve sull'infausto effetto prodotto dal troppo evolversi della tecnologia .. il tutto girato in un futuro prossimo distopico ma neanche troppo lontano!
Ogni episodio indipendente da gli altri!
episodio 1 :Grottesco 8
episodio 2 :esaltante/paranoico 7 1/2
episodio3 : 6 1/2 :allucinante.

Mildhouse  @  16/11/2016 23:24:47
   8½ / 10
Tre storie una più bella dell'altra

vinicio  @  28/11/2015 13:11:07
   8 / 10
serie tv veramente molto ****, per i miei gusti personali la seconda puntata è la migliore o almeno quella che mi ha colpito di piu, per la storia che sembra tanto assurda ma rappresenta la nostra vita quotidiana appieno... cmq tutti e tre gli episodi sono realizzati perfettamente anche se il primo dedicato al ministro l ho visto piu debole.... non guardo molto spesso serie tv ma questa devo dire, vale la pena guardarla!!! straconsigliato!!

Oskarsson88  @  22/11/2015 19:48:19
   9 / 10
Bellissimo, tre episodi agghiaccianti sull'incedere della tecnologia nella nostra vita. Veramente geniali, il primo e il terzo quelli che mi son piaciuti di piu'!

guidox  @  21/11/2015 15:14:37
   7½ / 10
idee veramente originali e altamente esplosive, anche se non sempre tradotte con successo nella realizzazione, nonostante anche gli effetti non siano assolutamente male.
parecchio buono il primo episodio, sufficiente il secondo (che in assoluto è quello che mi è piaciuto meno), terzo che è il picco di questa stagione.
il problema a mio modo di vedere è che per essere di così breve durata, non riescono a tenere il ritmo dall'inizio alla fine.
però un buon prodotto.

risikoo  @  13/10/2015 15:30:44
   8½ / 10
Molto molto bene, tre episodi di grande impatto anche se per motivi diversi. Angosciante.

horror83  @  26/03/2015 10:42:01
   7 / 10
sono 3 episodi tecnicamente fatti bene, e che fanno molto riflettere sulla società e su come la tecnologia abbia preso troppo spazio nelle vite delle persone. da vedere!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/02/2015 22:02:53
   8½ / 10
Black Mirror è realmente il lato oscuro della tecnologia, analizzato in maniera brillante nei tre episodi proposti che presentano situazioni di un futuro realistico perchè ci sono elementi attuali che possono essere le basi di ciò che i singoli episodi mostrano in forma più estrema o grottesca.
Aldilà delle singole tematiche presentate, il comune denominatore è il progressivo annullamento dell'individuo, molto evidente nei primi due episodi, dove vengono demolite sia la propria capacità decisionale, sia la capacità di essere indipendenti dalle decisioni altrui. L'individuo viene letteralmente manipolato da fattori esterni (il primo e secondo episodio) o dalle proprie paranoie (il terzo episodio).
Dovendo scegliere una puntata, direi la terza perchè più delle altre riesce a lasciare alla fine un retrogusto realmente inquietante.

william sczrbia  @  11/01/2015 10:38:52
   8 / 10
7219415  @  05/01/2015 20:07:22
   8 / 10
Davvero niente male questa serie di soli tre episodi a se stanti..

Danny85  @  26/12/2014 02:11:42
   6½ / 10
Vedo troppo entusiasmo.

Tecnicamente ottimo, siamo a altissimi livelli.
Idee distopiche a prima vista geniali e scioccanti, però poi lo sviluppo è sempre un pò spento e con un tono troppo distaccato.
Il primo episodio è a parer mio il più riuscito, anche se le megaidee del secondo e del terzo sono più agghiaccianti.

Ricorda un pò la serie degli anni 60 Ai confini della realtà.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/12/2014 11:45:26
   9 / 10
Serie eccellente, Black Mirror. Solo 3 episodi a stagione (2 fino ad ora), ma in compenso la qualità è evidente.
La serie indaga il futuro di una tecnologia in mano ad una umanità complessata, preda dei propri sentimenti e del vizio: di conseguenza il creatore Charlie Brooker da un ritratto sempre negativo e dell'essere umano, e della tecnologia, usata a sproposito e crudelmente. L'angoscia e l'inquietudine che BM riesce a trasmettere sono impressionanti, senza per questo usare neanche una goccia di sangue. La violenza è tutta psicologica e morale.
Il primo episodio col primo ministro è splendido.
Il secondo con la vita da reality è il Capolavoro fino ad ora della serie.
Il terzo è una lieve flessione ma sempre di alto livello.
La serie è antologica, ogni episodio racconta storie diverse, con attori diversi: ad unire tutto è l'uso spersonalizzante della tecnologia in un futuro non meglio precisato.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  12/10/2014 17:42:42
   9 / 10
ATTENZIONE PRESENTI SPOILER

Black Mirror propone sei visioni alternative di un unico tema: la tecnologia e le sue derive, il nero riflesso di una vita sempre più hi-tech.
Ci si accorge ben presto, guardando man mano gli episodi, che non si tratta propriamente di una serie di fantascienza e che non vedremo robot volanti quanto piuttosto realtà - quale più, quale meno - pericolosamente familiari alla nostra, un segnale che lo scenario di deriva esiste già.
Altro aspetto positivo è la neutralità della visione e il distacco assoluto da qualsiasi posizione, che facilitano la messa in evidenza di ogni aspetto del problema.
Prima di parlare di Black Mirror pensiamo a cosa siamo oggi e chiediamoci se non saremmo fantascienza agli occhi di un uomo di un secolo fa: informazioni che viaggiano da tutto il mondo e ci arrivano sulla mano, reclame che pubblicizzano ogni tipo di bene, numerose altre vite virtuali. L'età del consumo è già una distopia, non serve andare troppo in là con l'immaginazione per capire cosa possiamo diventare.

Messaggio al primo ministro: voto 8
Black Mirror si apre nell'abbottonata Londra re(g)ale e già scoprire un'ambientazione così compatibile con l'oggi ci dà delle inquietudini.
Quarantaquattro minuti serrati in cui il Primo Ministro inglese viene messo sotto scacco da un ignoto e costretto all'umiliazione pubblica, facendo emergere le pericolose conseguenze della "democrazia" del web, come consentire a qualsiasi illustre sconosciuto di ribaltare le gerarchie del mondo reale. E' intuitivo capire quanto più siano a rischio i personaggi importanti e potenti in un quadro così sovraesposto all'informazione sciacalla e in cui tutti sono "socialmente" connessi.
Un po' meno avanguardistica, ma sempre benvenuta, l'immagine di un'umanità che non riesce a smettere di guardare, anche – e soprattutto – quando va in scena lo scandalo o l'agghiacciante, che non si trattiene dal giudicare cose per le quali non vorrebbe essere giudicata e che si accontenta di deificare e mandare alla gogna, con le sue turbe morali isteriche, il governatore di turno.
Il colpo di grazia finale è riconoscere il responsabile in Carlton Bloom, distrattamente presentato nel film come artista del Tate, e riconsiderare quello che era parso l'atto di un esaltato come opera d'arte in fieri, perché per una società dai problemi sempre più complessi serve un'arte altrettanto complessa, che in quattro dimensioni, sfruttando i fenomeni di massa ormai facilmente manipolabili, restituisce allo spettatore, o meglio al partecipante, l'immagine e l'interpretazione della società.
Come in quasi tutti gli episodi di Black Mirror, per me c'una voluta doppia opzione di lettura:
una, più alla lettera, ci permette di vedere questo pilot come un brillante esempio di nera satira inglese con poche e studiate esasperazioni; l'altra, metaforica, suggerisce che il tanfo è già nell'aria e che dovremmo osservarci intorno con più attenzione. L'era del web non concede privacy né segretezze, sbatte la tua vita privata in pubblico e con il tuo consenso, ed è adesso.

15 milioni di celebrità: voto 9,5
In realtà il titolo originale fa riferimento ai 15 milioni di meriti, ossia i punti necessari per comprare la speranza di una vita meno degradante. L'incubo del secondo episodio è costituito dal fatto di essere visivamente così lontano ma profondamente così vicino.
Gli uomini vivono rinchiusi in scatole fatte di schermi, pedalano tutti i giorni per raccogliere punti con i quali comprare sciocchezze ed hanno, come unica possibilità di scalata sociale, la costosissima lotteria di un talent show, che però non è una reale uscita dal tunnel, bensì una via più comoda che continua a reinserirli nel sistema, fondato sull'intrattenimento e sulla finzione.
Se non siamo ancora arrivati al punto da farci sostituire con avatar da vestire e truccare, è vero anche che abbiamo riempito la nostra vita di gadgets e futilità, alle quali qualcuno dall'alto ci ha saputo far assuefare rendendole, di fatto, indispensabili. La deriva dell'essere umano non può essere avvertita perchè nel frattempo le armi di distrazione di massa ci dicono che tutto va bene e ci fanno stare sereni.
E così, quand'anche un individuo provi a ribellarsi alla cosa, viene subito inglobato da un sistema che è più solido e intelligente di lui, finendo, come Bing, a lavorare per esso in cambio di una condizione più dignitosa.
E' il più distopico e cupo della serie, ma anche il più intenso da un punto di vista emozionale perchè il gesto umano appare una piacevole sopravvivenza in un mondo in cui i led sostituiscono la luce naturale e in cui il bene collettivo è rimandato ad oltranza in luogo di un bene personale e temporaneo.

Ricordi pericolosi: voto 9
Alla base dell'ultimo capitolo della prima stagione c'è un'innovazione per fortuna ancora lontana sia tecnologicamente sia eticamente: un chip sottocutaneo che registra la nostra intera vita.
Pro e contro di questa novità sono presto svelati: si può vedere e rivedere quel momento focale da cui dipende la nostra carriera lavorativa per interpretare meglio l'accaduto e si può analizzare al dettaglio la propria relazione sentimentale fino a livelli ossessivi e paranoici per vedere se qualcosa non va; nel frattempo, mentre i ricordi scorrono proiettati sulla retina, il mondo là fuori si muove e va avanti.
Non penso che gli odierni mezzi multimediali per intrappolare i ricordi siano un campanello d'allarme, penso che a livello metaforico questo sia un racconto d'amore comunque valido: quando l'autenticità del rapporto si spegne, non rimane che "accontentarsi" del suo ricordo. Struggente la scena di Liam mentre rivede la Ffion del passato muoversi per casa.
Fondamentali le interpretazioni attoriali per capire l'intimità dei personaggi.

Prima stagione di livello altissimo, difficile trovare un aspetto mal curato o banalizzato, una visione irrinunciabile, pur nella sua tragicità.

4 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2014 17.17.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  10/04/2014 21:04:09
   9 / 10
Dove stiamo andando?
A quali derive ci sta portando la tecnologia?
Siamo ancora gli uomini che eravamo?
Perchè ogni volta che ci immaginiamo il futuro, nemmeno troppo lontano poi, lo vediamo sempre come terribile, spersonalizzante, freddo, quanto più lontano dall'umanità possa essere?
Black Mirror analizza tutto questo.
Analizza ciò che siamo, quello che stiamo per diventare e quello che saremo.
E accanto a visioni un tantino esagerate ce ne sono alcune che non solo ci appaiono possibili ma persino molto probabili.
Invito tutti a sentire Marzo 3039 di Daniele Silvestri.
Rimpiangere l'aria che respiravamo, il sale del mare che ci bruciava le labbra, e le piccole e stupide cose della vita.
Stiamo andando verso questo?
Black Mirror è una miniserie inglese di livello impressionante.
E' stato amore a prima vista anche se non nascondo un sensibile calo nella seconda stagione.
Quello che sorprende è la genialità del tutto, l'originalità dei soggetti, il livello degli episodi che pur diversi uno dall'altro mantengono uno standard comune altissimo e un "filo" che di solito hanno, e non sempre, solo le serie classiche, non queste raccolte di cose diverse.
Il livello cinematografico è altissimo, gli script perlopiù formidabili, ma soprattutto il livello attoriale, in una serie che racconta un disgregamento dell'uomo a favore della macchina e del progresso, è di livello portentoso.
Non sempre si parla di visioni distopiche lontane da noi, anzi, almeno un episodio, se non due, sono plausibili già nella nostra società odierna.
Se dovessimo dare una cronologia a Black Mirror avremmo (a mio parere):

- Messaggio al Primo Ministro: assolutamente compatibile con l'oggi
- Vota Waldo!: tecnologia leggermente avanzata (e anche leggermente esagerato l'imbarbarimento delle nostre coscienze, forse ancora non siamo a quel punto) ma siamo sempre nei nostri tempi
- Orso Bianco: tecnicamente e tecnologicamente possibile sin da subito ma molto lontano eticamente, irrealizzabile nei nostri tempi
- 15 milioni di celebrità: sembra quello più lontano dal nostro mondo, il più futuristico. In realtà benchè impossibile quello che racconta è tecnicamente realizzabile già da adesso
- Ricordi Pericolosi: il chip usato è al momento utopico.
- Torna da me: almeno la seconda parte, con lo "scioglimento" del corpo criogenizzato che torna in vita è assolutamente impensabile. Ed anche la prima parte, quella solo di chat, molto lontana.

Sempre, sempre, in tutti gli episodi la tecnologia è vista come peggioramento delle nostre condizioni. E anche negli episodi dove apparentemente può offrire dei vantaggi (Ricordi Pericolosi, Torna da me) poi tali vantaggi si rivelano come vere e proprie torture.
Perchè l'uomo checchesenedica ama ancora sè stesso. Non c'è niente di più bello di noi, niente di più autentico. La tecnologia ci fa divertire, ci aiuta, ci può anche salvare ma alla fine chi vive solo di quella e del progresso che dona è destinato ad una vita infelice.
Perchè solo noi possiamo dare la vera felicità a noi.

ma partiamo, stagione per stagione, episodio per episodio

SPOILER SU TUTTI I COMMENTI, LEGGA SOLO CHI HA VISTO I VARI EPISODI

a proposito, per iniziare potete farlo sul tubo

http://www.youtube.com/watch?v=hPPrQK-GA9k

STAGIONE 1

Messaggio al primo Ministro.

Formidabile Pilot. E anche coraggioso perchè se doveva "presentare" una serie che parlasse delle derive ed evoluzioni della tecnologia e dei media, partire con un episodio "verosimile", il più vicino a noi, era un rischio.
Io lo reputo uno degli episodi migliori, specie per un epilogo che molti avranno "saltato" o al quale non avranno prestato la dovuta attenzione perso com'era tra i titoli di coda ma che dà senso al tutto e mette i brividi.
La richiesta al tempo stesso terribile e grottesca fatta al primo ministro è solo un pretesto.
Solo un pretesto da parte del "rapitore" per dimostrare all'umanità quello che ormai è diventata. Se c'è una cosa alla tv, più trash e disgustosa meglio è, tutti si fissano su quella, perdendo del tutto il senso della realtà e di quello che li circonda.
E così la principessa può essere liberata mezz'ora prima, lasciata in mezzo alla città, perchè tutti saranno davanti gli schermi a vedere l'atto sessuale del ministro.
L'artista compie un'opera d'arte in fieri e di cui tutti siamo protagonisti.
Le dinamiche politiche (tutto quasi in tempo reale, 6,7 ore) sono raccontate alla grande, e stupendo è il momento in cui tutti passano dall'esser bramosi e divertiti da quello che stanno vedendo alla tv all'esserne disgustati, quasi imbarazzati, forse sotto sotto pure pentiti e con un pizzico di vergogna nel cuore.
Ma il richiamo era troppo grande. E la principessa era là fuori. E il primo ministro è un uomo che non sarà più. Formidabile.

15 Milioni di celebrità

Altro grandissimo episodio, forse troppo particolare e assurdo per essere apprezzato come dovrebbe.
Io l'ho trovato di gran lunga il più terribile, quello che mi ha più inquietato.
In un futuro chissà quanto lontano l'umanità pedala in bicicletta per ottenere punti.
Non esiste altro nella propria vita, si pedala e si acquisiscono punti per vivere. Alcuni ti danno quel minimo di necessità (10 in meno per lavarsi, 20 per mangiare etc...) ma soprattutto servono per pagarsi quei 7,8 programmi TV prestabiliti che ti mostrano negli schermi. Schermi che sono presenti dapertutto, mentre pedali, nella tua stanza, nei bagni. L'unico obbiettivo che si può avere semmai (oltre al mero sopravvivere e godere dei programmi) è raggiungere 15 milioni di punti per fare che? Per entrare tu stesso dentro quei programmi. Una giuria alla x factor deciderà se e in quale programma finisci. Insomma, un circolo chiuso da cui non puoi uscire, o pedali a vita o entri (come una specie di schiavo narcotizzato) in tv.
Non c'è più umanità, non c'è più dialogo,non c'è più interazione, non c'è più sentimento, non c'è più niente. Abbiamo solo la nostra bicicletta e i nostri programmi. L'atmosfera è freddissima ma forse è l'episodio umanamente più intenso, quello che racchiude nella sua glacialità il fuoco più grande. Mi ha ricordato per sensazioni provate lo splendido Non Lasciarmi.
C'è una cura ai dettagli pazzesca. Ad esempio non molti la penseranno come me ma il viso dell'algida giudice donna nasconde tantissimo. Io le ho visto gli occhi lucidi mentre diceva alla ragazza cantante (splendida) di pensarla come gli altri due giudici, che doveva finire nel canale porno.
E almeno in due inquadrature e in due momenti diversi. Mi è sembrato un personaggio molto minore ma che racchiudesse negli occhi una vergogna e una malinconia di un mondo che non c'è più. Si vergognava di quello che stava facendo. E' un dettaglio che magari ho visto solo io ma almeno a me ha colpito tantissimo.
Poi arriva un momento che lì per lì non mi è piaciuto. La critica del ragazzo di colore a quella vita, al sistema, a tutto. L'episodio era riuscito lo stesso implicitamente a denunciare tutto ciò e quello spiegone (a me non piacque nemmeno il discorso di Hynkel ne Il Dittatore, figuriamoci) l'ho trovato davvero pesante. Ma anche qua c'era un perchè. Quel sistema, quella società vince sempre. E quei discorsi contro di esso gli daranno solo più forza. Geniale.

Ricordi Pericolosi

Ebbene sì, lo ammetto. Nella prima stagione mi sono esaltato per tutti gli episodi, arriverei a un voto vicino al 10. Anche qua il livello è sontuoso. E il soggetto più futuristico e che sulla carta regalava più ampio respiro di tutti alla fine viene svolto in una maniera intima, famigliare, circoscritta.
Anche qua la cura del dettaglio è tanto, quasi tutto.
Anzi, l'analizzare il dettaglio è l'anima del film. Le persone grazie a un chip possono registrare la loro intera vita, tutti i loro ricordi, tutto quello che hanno visto e sentito. Devono solo usare un telecomando per mandare indietro e avanti i ricordi, fermarli, "ingrandirli" volendo, rallentarli. E così ogni nostro singolo gesto, ogni parola può essere analizzata, verificata.
La cena è un capolavoro di regia. Un gioco di sguardi impressionante, e che poi sarà vivisezionato tutto nella seconda parte. Poter rivedere tutta la nostra vita è una tortura, per noi e per gli altri. Abbiamo per forza qualcosa di sbagliato dentro, abbiamo per forza detto una bugia o fatto un gesto di cui ci siamo pentiti. Come l'episodio analizza queste dinamiche è pazzesco. Lui è straordinario (non a caso è l'attore che interpretava il fratello più piccolo nell'indimenticabile Dead Man Shoe's), lei non da meno. Il loro lento sprofondare all'inferno, tra rabbia, vergogna, disperazione e sospetto è portato avanti da dio.
Finale affrettato e pleonastico. Ma episodio che per certi versi dà i brividi.

SECONDA STAGIONE

Torna da me

La seconda stagione comincia con un episodio più debole dei tre della prima, forse il più debole in generale.
Intanto è doveroso e onesto premettere una cosa. Ho esaltato lo script di Her ma è innegabile come la prima parte di Torna da me sia quasi la stessa identica cosa. Ed è stato realizzato prima di Her, quasi a far pensare che quest'ultimo sia lungometraggio che abbia preso spunto da questi 20 minuti.
Episodio più debole perchè quello meno coinvolgente. Non nelle singole scene probabilmente, ce ne sono di ottime, ma dallo "scioglimento" del corpo in poi (di per sè sequenza ottima e geniale comunque) davvero si fa fatica ad andare avanti. Io ho perso l'empatia, quel personaggio "mezzo uomo mezzo che ne so" con tutta la sua ubbidienza quasi fastidiosa non mi ha detto nulla. E il sottotesto non so quanto esplicito che lei lo tenga solo per il sesso l'ho trovato disgustoso vedendo con che premesse era stato sviluppato il soggetto. E lui attore, boh. Ma siamo sempre ad alti livelli, la prima chat, lui fermo fuori sulla soglia, la scena bellissima (e per me il finale migliore) sulla scogliera valgono il prezzo del biglietto. Quasi improponibile il vero finale.

Orso Bianco

Il migliore della seconda stagione, stesso livello dei primi 3 a mio parere.
Probabilmente è il più cinematografico e l'unico che punta molto sul colpo di scena. Il più di genere insomma.
Tantissimi i punti di forza.
Innanzitutto, mi ripeto lo so, l'originalità dello script.
E l'idea di circolarità, di reiterazione, quasi una visione 2.0 del mito di Sisifo funziona alla grande. Ma se Sisifo conosceva la sua condanna la protagonista di Orso Bianco non sa nulla. Anzi, insieme alla fatica fisica deve sottostare ad una ancora più terribile psicologica, al lento riaffiorare dei ricordi, a un'umiliazione impressionante e, nel momento in cui in qualche modo sembra tutto finito, un riazzeramento del tutto, via i ricordi, si ricomincia con il calvario. E l'idea che la gente "partecipi" e paghi il biglietto per filmare è perfetta, un contrappasso dantesco che rende ancora più terribile e inumana la sofferenza della ragazza.
L'episodio eticamente più forte, importante perchè oltre alla deriva tecnologica (tutti vogliamo filmare tutto, specie le disgrazie) ne presenta una ancora più marcata, quella delle coscienze, quella di una giustizia ancora più cinica e cattiva del delitto che combatte.
E quel titolo, Orso Bianco, quella stazione da raggiungere è l'ennesima cattiveria verso la condannata, una beffarda e cinica metafora del terribile delitto che ha commesso. Nel momento che raggiungo l'Orso Bianco, la mia salvezza, in realtà vengo a sapere cosa è l'orso bianco, la mia condanna.
E' l'episodio forse più controverso, quello dove è più difficile capire da che parte stare.
Terribile.

Vota Waldo!

Secondo me perde il confronto con il suo corrispettivo nella prima stagione, Messaggio al primo Ministro.
Ma di poco.
Film che ha il suo messaggio direttamente nel suo contenuto e nel suo script.
Waldo è un personaggio animato a cui dà voce e movimenti un comico. Insomma, una specie di ventriloquo tecnologico. Waldo è sprezzante, volgare, cinico, cattivo, mette i brividi sentire che sia un idolo dei bambini.
Prende per il cùlo tutti. Piano piano però prendendo per il sedere i politici l'entourage intorno a Waldo inizia ad avere un'idea. Visto che le parole di Waldo sono quelle della maggior parte dell'opinione comune, perchè non candidarlo?
Non lo so, la metafora è potentissima, ma forse il soggetto andava ambientato in un futuro più lontano. Vedere la massa che vota per un cartone animato al posto dei politici fantocci è un'idea ottima, ma che è francamente irrealizzabile (oltre che ridicola) ai giorni nostri. Se Waldo non avesse avuto un successo "reale" di voti ma fosse stato solo la voce di un'insurrezione, di un malcontento, di una rivoluzione, sarebbe stato perfetto ma fargli scalare la politica, farselo amico della Cia e dargli (nell'epilogo) un successo mondiale, lo trovo abbastanza zoppicante come cosa.
Forse il non voto del Saggio sulla Lucidità di Saramago era più incisivo al riguardo...
Che poi anche qua, come in Orso Bianco, decidere da che parte stare non è facile.
Troppo comodo stare dalla parte di Waldo, io l'ho trovato davvero fastidioso e molto più scorretto dei veri politici. Episodio molto delicato, interessante. E che da noi richiama moltissimo la vicenda Grillo.
C'è un piccolo aspetto molto minore ma che ho molto apprezzato.
La tristezza e la solitudine del Comico.
Magari vista e rivista ma fa sempre un certo effetto.

Insomma, una grande serie, con molti pregi e pochi difetti.
Guardatela.
E magari riguardiamola tra 10 anni.
Potrebbe darci i brividi.

8 risposte al commento
Ultima risposta 08/10/2014 13.49.47
Visualizza / Rispondi al commento
MonkeyIsland  @  27/03/2014 22:45:14
   9 / 10
Quando si dice privilegiare la qualità a dispetto della quantità non si può che pensare a Black Mirror miniserie inglese nata nel 2011 dalla mente di Charlie Brooker.
Questa miniserie riesce a mostrare il lato oscuro della tecnologia e del suo avanzamento che riesce a mutare tutto dai media che riescono ad influenzare le menti più deboli nonostante l'apparente disponibilità di informazioni all'amore ormai vissuto come un contentino e ben analizzato nel terzo e ultimo episodio della prima stagione ovvero "Ricordi Pericolosi".
Visto che proprio in questo periodio è uscito il "rivoluzionario" (si fa per dire) Her di Jonze questa miniserie di appena 3 puntate di 50 minuti ciascuna merita assolutamente di essere vista.

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